E’ da molto che se ne parla, 2T si, 2T no, 2T morto, 4T è meglio ecc… La risposta è già arrivata dal mercato, che vede ancora una forte richiesta di moto 2T, ma solo in Europa perché le leggi americane hanno messo al bando il suono dei motori 2T, anche per il fatto che questa tipologia di motori è considerata inquinante.

Un fiume di parole, dibattiti, articoli sono stati spesi e se ne parlerò ancora a lungo. Non desideriamo affrontare questa disputa sul fatto se un tipo di motore si meglio dell’altro, sta di fatto che i motori compressi e spremuti all’osso delle attuali 4T costano, sia in termini di acquisto del “nuovo”, sia in termini di manutenzione, per non parlare poi se qualcosa di rompe e in questi momenti di “crisi”…

Molti tecnici si sono espressi sul fatto che sarebbe possibile produrre un 2T meno inquinate di un 4T moderno, che “mangia volutamente” un po’ di olio per girare a certi regimi senza inchiodarsi.

Alcuni produttori hanno continuato a sviluppare e produrre le 2T (case europee) pur senza applicare le nuovissime tecnologie, altri le hanno totalmente cancellate dai cataloghi o quantomeno hanno smesso di svilupparle a tutto vantaggio delle 4T e delle loro prestazioni sempre crescenti (i giapponesi). Per molto tempo si è detto che le case giapponesi, Honda in testa che ha realizzato anche un 150 4T, fortunatamente mai imitata da nessuno, abbiano voluto “uccidere” il 2T, ma alla fine è sempre il mercato, seppur pesantemente “indirizzato”, a decretare il successo di un prodotto e la fine di un altro. Oggi possiamo affermare che la richiesta delle moto a miscela, almeno in Europa, non è mai cessata e dopo una fase calante è in netta risalita. L’italiana TM, l’austriaca KTM e naturalmente Husqvarna, “figlia” dello staff KTM, la fanno da padrone nell’europeo 125 e nelle gare junior in genere. I giapponesi sembrano fare finta di nulla, fedeli ala loro scelta a 4T.

Ma… Il mercato Europeo, non è più il cugino povero di quello immenso e ricco degli Stati Unti e Canada, che resta sempre il più importante ma che non è più in grado di relegare in secondo piano quello del vecchio continente, che per numeri ed importanza è ora decisamente cresciuto.

Dicevamo, fanno finta di nulla. E’ di qualche mese fa il rumor che in casa della moto alata, dopo aver deciso di cancellare quella che per anni è stata considerata “la moto da cross” per antonomasia, ci sia già pronto non solo un progetto, ma un prototipo di una 250cc a 2 tempi ad iniezione e, si stia valutando se metterlo in commercio già dall’autunno 2014. Il telaio e tutto ciò che sta intorno al motore sarebbe quello della CRF 250 e non stiamo parlando più di fantascienza.
Sappiamo tutti che negli USA le 2T sono considerate “non approvate” per via dei gas di scarico, per questo motivo uno di questi prototipi, sembra sia arrivato negli USA ed abbia superato l’omologazione per circolare su strada (quindi, può essere importata, venduta e se può circolare su strada può anche girare in pista) in tutti e 50 gli stati.
Si parla di una moto con meno di 90 Kg, con molte parti pregiate, naturalmente innovativa, con l’iniezione, silenziosa, da vendere agli amatori che evidentemente non hanno apprezzato le CRF 250X / 450X e contemporaneamente andare a rompere le uova nel paniere della KTM (e Husqvarna) sul mercato europeo.

Si vocifera anche che Honda abbia pianificato una massiccia presenza di striscioni e loghi nelle varie serie americane, ma che non sia ancora dato a sapere cosa pubblicizzeranno. Vogliamo fare una scommessa? Visto che il mercato stradale è in segno negativo da diverso tempo, Honda avrà investito nell’offroad? Secondo noi entro 6 mesi Honda proporrà delle novità e noi ne siamo felici, perchè “A NOI IL 2T CI PIACE!”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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