Jeremy Seewer è al lavoro sulla Ducati ed ha già accumulato un bel po’ di ore su piste differenti. Lo svizzero, classe 1994, porta in Ducati tanta esperienza accumulata in molti anni di campionato del Mondo MX. Il suo debutto risale al GP del Belgio 2012 in sella alla Suzuki, la sua prima vittoria in Indonesia nel 2017. Dal 2018 è passato alla MXGP dove ha ottenuto ottimi risultati. Al suo attivo 13 GP vinti, 23 manches e 58 podi. E’ sempre stato un pilota in grado di vincere manches e GP, ma mai considerato un serio pretendente al titolo mondiale, nonostante tantissimi secondi posti finali di campionato.
In attesa che Mattia Guadagnini possa risalire in moto, il lavoro è tutto a carico dello svizzero.

L’intervista dalla quale estrapoliamo questo testo, è stata pubblicata su MXGP.com ed è stata realizzata da Geoff Meyer.

Jeremy Seewer è conosciuto per aver criticato moto e squadre precedenti, dovrà trovare la sua dimensione all’interno di un progetto totalmente diverso rispetto a quelli in cui ha preso parte fino ad oggi.
“La cosa più importante è che ho ricominciato a divertirmi a guidare, grazie all’ottimo rapporto che si sta creando con i meccanici e gli ingegneri del team in Italia. Sin dall’inizio mi sono divertito molto”.

Parlando della Desmo450 MX
“Direi che è già a un buon livello, ma dobbiamo lavorarci ancora. Ma è normale, è un progetto ancora giovane: penso che non manchi molto e poi curva in modo incredibile. Quest’anno ho faticato tanto con le curve perchè la Kawasaki non girava come volevo, mentre la Ducati è come se girasse da sola, incredibile. Devo prendere confidenza con il telaio ma soprattutto con le sospensioni. Non ho mai guidato con Showa, sempre con Kayaba e questo è un problema, ma con il tempo lo risolveremo. Mettere a punto una moto completamente nuova è sufficientemente complicato, mettiamoci sospensioni e persone nuove, il lavoro non è semplice. Quest’inverno vorrei lavorare il più possibile per raggiungere un buon livello  Vorrei lavorare il più duramente possibile quest’inverno per arrivare al miglior livello possibile, ma senza avere alcuna pressione”.

Cosa ti aspetti dal 2025?
“E’ ancora presto per esprimersi, ho solo fatto qualche test. Ci serve tempo per mettere a punto tutto ed avere le idee chiare in quale direzione lavorare, ma di certo, l’anno prossimo mi piacerebbe riuscire a vincere una gara, sarebbe il massimo per un marchio appena arrivato in MXGP, soprattutto per il livello raggiunto da moto e piloti. Non vorrei trovarmi a soffrire a metà gruppo per questo motivo dobbiamo lavorare duramente.”