Quando guardi al Supercross americano, l’immagine percepita è quella di professionalità ai massimi livelli, dove nulla è dettato dal caso, ma è frutto di un pianificato e preciso lavoro di squadra, dove tutti i tasselli si incastrano alla perfezione.
Quello che è successo la scorsa notte, scardina profondamente le convinzioni… Perchè? Proviamo a spiegarvelo.
Guardando il terzo Main Event, siamo rimasti increduli per come Chase Sexton abbia concluso la sua performance, buttando all’aria la vittoria per tentare un inutile sorpasso. Ma andiamo per ordine.

Siamo al via del terzo Main Event della serata: la classifica provvisoria vede Chase Sexton e Justin Cooper al comando con 5 punti, Ken Roczen è terzo con un punto in più, Cooper Webb quarto con due in più del pilota KTM.
A questo punto ci si aspetta che Ken Roczen e Cooper Webb scendano in pista per tentare il riaggancio e che Chase Sexton sia consapevole di avere un piccolissimo vantaggio da gestire in base a quello che faranno i due avversari più pericolosi.

Alle battute finali, Sexton è al comando e si avvia verso la vittoria quando fa spegnere la moto. Webb fa in tempo a passare Sexton riparte attaccato da Roczen e Anderson. Il pilota della KTM non solo resiste ma si mette a caccia di Webb.
Quando Sexton passa davanti al segnalatore, è lanciatissimo verso il riaggancio con pilota della Yamaha, ma a Chase non serve assolutamente raggiungere e superare Webb, perchè in questo momento sta perdendo un solo punto e la vittoria è assicurata.
L’adrenalina potrebbe aver offuscato la lucidità del pilota ma al suo “angolo” le idee dovrebbero essere chiare per tutti (a cosa servono le radio se non per comunicazioni di questo tipo?).

Guardate cosa viene scritto sulla lavagna “YES – 2 LAPS” (quando in realtà, al passaggio del pilota mancherà un solo giro completo): in questo momento serviva un messaggio che lo avvisasse con chiarezza che lui era il vincitore assoluto ed il gesto del meccanico con un pugno chiuso condito da un urlo di incitamento al passaggio del pilota, non fa altro che dargli un’ulteriore carica.
Guardate la grafica sulla sinistra dell’immagine: nella parte bassa riporta la classifica in quel preciso istante. Sexton è primo, Webb è secondo. Possibile che nessuno se ne sia accordo e non abbia “fermato” la rincorsa di Sexton che stava cercando di riagguantare Webb?
Ormai sappiamo come sia andata a finire… Sexton ha concluso l’inseguimento colpendo la ruota posteriore della Yamaha, finendo a terra, fortunatamente senza conseguenze, terminando la terza gara al quinto posto, terzo assoluto, ma sapendo di aver buttato all’aria una vittoria ormai in tasca.
All’intervista a fine gara Webb ha detto “non ho capito cosa sia successo”, sicuramente poi, gliel’hanno spiegato…

Voi che ne pensate?