Facciamo il punto della situazione.
Approfittiamo della pausa tra Loket e Lommel per inserire il secondo “Up & Down” della stagione: un po’ di valutazioni su quanto abbiamo visto fino ad oggi in questa fase centrale del campionato, quando mancano ormai solo 6 GP alla fine.
MXGP
Antonio Cairoli
La “Serpentine” di Loket non è una delle sue piste preferite e si è visto in gara 1 quando per oltre metà tempo ha corso contratto ma soprattutto guardingo. Nella seconda manche ha capito che anche su un terreno a lui non congeniale, poteva fare la differenza e l’ha fatta. Quella differenza che per ora vale 92 punti di vantaggio in classifica generale. Sempre più consistente di gara in gara, entra nella testa dei suoi avversari e li fa espoldere (vedi Gajser, Herlings), guida leggero, ha reazioni feline sulla moto, è in stato di grazia, tanto che in alcuni casi gli altri sono “cotti e mangiati” ed il nono titolo si fa sempre più vicino. UP UP UP!
Clement Desalle
Belga non sabbiaiolo (è strano ma vero) il “Panda” a Loket ha sempre fatto ottime gare conquistando per 8 volte il podio nelle ultime dieci edizioni con due vittorie di GP nel 2009 e nel 2011 e anche questa volta non si è smentito andando a essere nel contesto della giornata forse il più concreto di tutti i piloti in pista. Gli manca la “zampata” finale ma da anni lui è sempre lì, combatte con gli infortuni e torna più forte di prima. Purtroppo Desalle ha trovato Cairoli sulla sua strada che gli ha negato qualche soddisfazione che avrebbe più che meritato. UP!
Tim Gajser
Il campione in carica è tornato ai suoi livelli, anche se manca ancora di quel “qualcosa” che l’anno scorso lo aveva reso imprendibile per tutti in molte occasioni. Dopo l’infortunio della Germania, due GP di stop e una netta progressione nelle gare corse in Italia e Portogallo ce lo hanno restituito “come nuovo”. Vuole e può dimostrare di essere campione con la C maiuscola. Soffre Cairoli che l’ha fatto sbagliare tante volte già sul finale di stagione 2016, semplicemente mettendosi alle sue spalle, ma allo sloveno dopo due titoli di fila in MX2 ed MXGP, e molte vittorie nel 2017, non si potrebbe chiedere di più. UP!
Jeffrey Herlings
Talento da vendere e velocità a volte in eccesso, non fanno rima con partenze da dimenticare. L’olandese non riesce ancora a trovare il feeling giusto con l’accoppiata “griglia metallica / KTM 450” e i risultati di fine GP ne risentono. Loket non è uno dei suoi terreni preferiti ma in gara 2 è stato il più veloce di tutti. Lommel è dietro l’angolo e aspetta tutti “al varco” anche per salire al secondo posto in campionato e fare le prove finali per la stagione 2018. UP per la grinta, UP & Down per i risultati.
Gautier Paulin
Il francese sulla Husqvarna è rinato, ma alterna troppi risultati positivi a gare in ombra che lo posizionano nelle parti alte della classifica di campionato, anche se spesso non ci si accorge di lui. Non è così che si viene ricordati negli annali, ci piaceva di più il Paulin che dava spettacolo e rischiava qualcosina per restare aggrappato alle posizioni da podio. Almeno Gautier è tornato a guidare come sa fare, forse ha bisogno ancora di un po’ di tempo per riprendere il ritmo e l’aggressività. Più Down che UP.
Romain Febvre
Due anni fa, tutto + girato per il verso giusto ed anche gli errori più gravi gli sono stati condonati dalla dea bendata. Ma le capocciate alla lunga lasciano il segno ed un Febvre “non appeso alla moto” non vince più e non finisce nemmeno a podio. Qualche segnale di ripresa c’è ma come il pilota Yamaha aumenta il ritmo, finisce di nuovo appeso alla moto e rischia di cadere ancora. Per noi, in questa stagione, il pollice è verso. Down!
Nagl, Van Horebeek, Bobryshev
Per loro si sono ancora dei problemi da risolvere oppure i primi sono ormai troppo veloci ed inavvicinabili. Nagl non sta affrontando una delle stagioni più performanti, Van Horebeek era partito bene ma si è perso per strada anche per qualche infortunio, Bobryshev è decisamente discontinuo e cade facendosi anche male. Purtroppo il pollice è girato verso il basso. Down!
Menzioni speciali
Arminas Jasikonis
Aveva visto bene Stefan Everts quando ha portato al mondiale di gigante lettone che è in grande crescita. Uno dei più veloci sulla sabbia, deve lavorare ancora sui terreni duri e sbaglia ancora troppo. Ma per quello che ha fatto vedere il questa fase centrale della stagione è un deciso UP!
Max Anstie
Il Max arrivato in MXGP2, velocissimo in alcune gare, disastroso in altre, è quello conosciuto in MX2. Max va forte ma deve trovare la costanza oppure in mezzo ai mostri sacri della MXGP sarà dura… Un UP per la grinta, un Down per i troppi errori.
Alessandro Lupino
Dopo qualche stagione il “Lupo” è ritornato a essere aggressivo e le sue prestazioni in crescendo ne sono la conferma. Protagonista nella stagione Italiana (è campione in carica e leader di campionato MX1) si sta facendo vedere anche nel mondiale. A Loket ha chiuso il GP come primo dei piloti “privati” (quattordicesimo) e forse meriterebbe una chance “ufficiale”. Vogliamo un “Lupo Cattivo” specialmente nelle partenze che sono da sempre il suo tallone d’Achille. Un UP di incoraggiamento.
MX2
Pauls Jonass
Ventenne e con tanta strada da fare davanti a lui, ha dimostrato di essere maturato nel corso di questo 2017 che lo vede sempre più protagonista della cilindrata “under 23”. A Loket ha fatto segnare la vittoria di manche numero 12 di questa stagione sulle 26 disputate. Qualche errore fino a ora lo ha commesso ma (in Argentina solo 7 punti guadagnati) ma si è fatto perdonare. I punti di vantaggio non sono tantissimi, ma il distacco su Seewer è comunque importante. UP!
Jeremy Seewer
Per lo svizzero è l’ultima occasione in MX2 (è nato nel 94 e la prossima stagione passa in MXGP) ma non sembra poter impensierire troppo il leader del campionato (Jonass). Jeremy va forte e guida bene ma a Loket ha abbassato la sua media prestazionale delle ultime tre gare dove aveva conquistato 3 manche su sei e due secondi posti. E’ troppo discontinuo e finisce a terra troppe volte per puntare al titolo. UP & Down per lo svizzero.
Thomas Covington
L’americanino targato Monster (il padre è uno dei manager dell’azienda) ma brandizzato Rockstar (è lo sponsor del team Husqvarna Factory) alterna grandi prestazioni (la vittoria in gara 1 a Loket per esempio) ad altre mediocri (caduta e rimonta in gara2) ma di certo è sempre un piacere vederlo guidare. Portatore di una tecnica eccezionale potrebbe fare molto di più e solo mettesse in fila due manche come si deve. Non è possibile dominare una manche e quasi non entrare nei 10 nell’altra. UP per la velocità, DOWN per i grossolani errori commessi.
Thomas Kjer Olsen
Se parte bene resta con i primissimi, se non parte bene recupera come una furia. Il campione europeo EMX250 2016 sta andando fortissimo alla sua prima stagione tra i “grandi” ed è la rivelazione di questa stagione MX2. Fino ad oggi 2 vittorie di manche ed una vittoria assoluta in Lettonia a casa di Jonass, sono il suo biglietto di presentazione in MX2, probabilmente anche oltre le aspettative. UP!
Benoit Paturel
Partiva per contendere il titolo a Jonass ma è solo quarto a 150 punti dal pilota KTM. Il francese ha accusato tanti problemi alla moto, non è quasi mai partito bene e quando è riuscito a stare con i primi vincendo solo una manche fino ad oggi. Tante aspettative, ma risultati mediocri per il pilota seguito da Jacly Vimond. Stagione negativa. Down!
Jorge Prado
Una valutazione ampia per il giovanissimo spagnolo (sedici anni appena) che però, vista la giovane età, continua a impressionare. Il doppio “zero” del Portogallo non rispecchia il suo reale valore che invece è venuto fuori a Loket (terzo e quinto nelle manche). Un “tale” Ken Roczen a sedici anni ha chiuso il mondiale secondo. Jorge al momento è ottavo ma sta crescendo tanto tanto e parte come un fulmine! Educato, sempre composto con il padre alle spalle, si merita che KTM abbia puntato investito su di lui per il futuro. Per noi è UP!
Julien Lieber
Il belga è partito alla grande poi ha inanellato una serie di errori che l’hanno spesso fatto precipitare. Troppe cadute, troppi errori, troppo gas spalancato quando bisognerebbe gestire l’irruenza. Potrebbe essere sempre uno dei protagonisti assoluti, invece troppo spesso ci si accorge di lui solo perché cade e coinvolge altri piloti. Down!
Altri
Ci sono tanti piloti capaci di tenere le posizioni di vertice a sprazzi. Per citarne qualcuno Bogers, Lawrence, ma i ragazzi non hanno costanza. C’è tanto da lavorare per avvicinarsi alle posizioni che realmente contano.
Ivo Monticelli / Michele Cervellin
I due italiani in MX2 non riescono ad avere “pace” e a Loket sono praticamente spariti dai piani medio alti della classifica. Monticelli è stato costretto alla resa a causa di un contatto con Lieber in gara1 e non ha preso il via nella seconda (ginocchio dolorante). Cervellin è arrivato in pieno stato influenzale e con la febbre alta ha chiuso il GP tredicesimo. Week end negativo ma stagione da rimettere in sesto velocemente. Cervellin in sella alla Honda HRC è solo 11 e dopo un avvio di campionato più che positivo il veneto si sta perdendo un po’ per strada. Monticelli è 25°. Senza voto, ma con molte speranze!