Comunicato Maglia Azzurra.

L’Italia si conferma tra le migliori squadre nazionali del Motocross giovanile. A Horsham, in Australia, la Maglia Azzurra ha ripetuto il terzo posto ottenuto nel 2017 avvicinandosi però maggiormente alla vittoria finale. L’Australia ha conquistato il titolo iridato con 10 punti, a pari merito con l’Olanda, seconda. L’Italia si è classificata 3° con 12 lunghezze. A completare la top 5, Stati Uniti e Nuova Zelanda.

I nostri giovani hanno dimostrato di poter competere ai massimi livelli in tutte le categorie ma, allo stesso tempo, hanno vissuto un weekend sfortunato. Nella 125 cc Mattia Guadagnini (Husqvarna) ha conquistato il successo in gara 1 conducendo la manche dal primo all’ultimo giro. Nella seconda heat, è partito con il gruppo dei primi per poi andare in testa. Peccato che a tre giri dalla fine sia scivolato retrocedendo in terza posizione dietro all’australiano Bailey Malkiewicz (Yamaha) – 2° nella manche di apertura – e al ceco Petr Polak (Ktm). L’azzurro ha visto così la vittoria sfuggirgli di mano e si è laureato vice campione del mondo alle spalle del pilota di casa.

Nella 85 cc Andrea Viano (Ktm) ha fornito prestazioni positive. In gara 1 è rimasto in testa nelle primissime fasi per poi concludere 6°. In gara 2 ha agguantato la top 5 ma, a seguito di alcuni errori, è passato 9° sotto la bandiera a scacchi ottenendo il 7° posto di giornata. Lo statunitense Caden Braswell (Ktm) si è assicurato il titolo.

Brando Rispoli (Ktm) è stato tra i protagonisti della 65 cc nonostante la sfortuna. Nell’ultimo giro di gara 1, mentre era secondo, un doppiato è caduto davanti all’azzurro che non ha potuto fare nulla per evitarlo dovendosi quindi accontentare del 6° posto. In gara 2 è partito in testa e vi è rimasto fino a poche curve dal termine, quando ha subito i sorpassi dello statunitense Logan Best (Ktm) e dell’australiano Braden Plath (Husqvarna) arrivando 3° sotto la bandiera a scacchi. Un risultato che gli ha consentito di concludere il Mondiale sul gradino più basso del podio alle spalle di Plath e dell’americano Enzo Temmerman (Ktm).

Thomas Traversini, Commissario Tecnico FMI: “In questa occasione è difficile nascondere il rammarico per le vittorie mancate a livello di squadra e individuali, però l’impegno dei ragazzi è stato davvero encomiabile. Guadagnini ha dimostrato di essere il più veloce della sua classe e il titolo era assolutamente alla portata. Viano si è comportato molto bene in una classe che ha espresso un livello molto alto. Basta guardare i tempi per rendersene conto. Rispoli, che ha messo in mostra le sue capacità, è stato davvero sfortunato. Guardando gli aspetti positivi, quest’anno sono saliti sul podio due piloti azzurri e siamo andati decisamente vicino alla vittoria di squadra. In conclusione voglio ringraziare personalmente, ancora una volta, lo staff e i team per la disponibilità e il grande lavoro svolto”.

 

Mattia Guadagnini. Foto MXGP.jpg