L’attesa sta per finire, il paddock si è animato di migliaia di persone ed i gli addetti ai lavori sono concentrati al massimo. Il Motocross delle Nazioni è ormai giunto all’atto finale. Nella giornata di ieri, venerdì, è cominciato il programma ufficiale con la presentazione delle squadre. Nell’ordine di arrivo dello scorso anno, hanno sfilato davanti ad un folto numero di giornalisti, prima gli USA, poi il Belgio e Nuova Zelanda ed a seguire
Il tris d’assi Azzurro (Cairoli, Philippaerts e Guarneri) accompagnati dal CT Andrea Bartolini si è mostrato alla stampa concentrato e voglioso di riscattare il quarto posto dello scorso anno in Inghilterra. Mentre meccanici e Team manager lavoravano sulle moto, i piloti si sono concessi gli ultimi scampoli di libertà prima di infilare il casco per guadagnarsi il posto al cancelletto di domenica.
Budds Creek potrebbe lasciare ai tifosi italiani un ottimo ricordo. Proprio su questo punto abbiamo sentito la punta della Nazionale Maglia Azzurra Scudo, Antonio Cairoli.
“Ormai l’attesa è finita – esordisce il neo Campione del Mondo di MX2 – Ora l’obiettivo è spalancare il gas e guidare come sappiamo”.
Corre qui è di certo uno stimolo in più: dove si può arrivare?
“Ogni gara fa storia a se. Noi cercheremo di dare il massimo ed alla fine faremo i conti. Certo, correre in casa dei più forti crossisti al mondo fa tremare le gambe a chiunque, ma non ci faremo spaventare da ciò. Siamo pronti a dare battaglia”.
Su cosa puntate domenica?
“Siamo supportati al meglio dalla Federazione e dai nostri Team. Il resto dobbiamo mettercelo io, Philippaerts e Guarneri. Un pizzico di fortuna, poi, non guasterebbe. Ritornare sul podio è il nostro obiettivo dichiarato:
Il coraggio e la determinazione di Cairoli è quello che si vede negli occhi di tutta la spedizione Azzurra. Intanto il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, è giunto oggi sul circuito: anche il primo tifoso della Maglia Azzurra si aspetta, oltre al riscatto del Nazioni 2006, un risultato di prestigio che possa ancora una volta consacrare la scuola italiana delle due ruote tra le migliori al mondo.