Per la prima volta il Mondiale Motocross arriva in Turchia, nei pressi di Istambul e quale cartolina migliore se non una visita in questa immensa città a metà tra l’occidente consumista ed il fascino dell’oriente. La sua ricchissima storia la vede nascere come città greca con il nome di Bisanzio, poi capitale dell´Impero Romano d´Oriente con il nome di Costantinopoli ed infine capitale dell´Impero Ottomano come Istanbul. L´area urbanda di questa immensa città di quasi 13 milioni di abitanti si estende su entrambe le sponde del Bosforo, lo stretto che divide l´Europa dall´Asia ed unisce il Mar Nero al Mar di Marmara. Attualmente Istanbul è una delle cpitali mondiali per il turismo, ricca di musei, antichi ed imponenti palazzi, Chiese e Moschee. Lo sport più seguito non è purtroppo il Motocross ma il calcio, sicuramente salteranno all´orecchio i nomi del Galatasaray e Fenerbace, ma sono seguiti anche il basket (la squadra Efes Pilsen è la più titolata della Turchia), la Formula 1 e la Moto GP che vede svolgersi i GP all´autodromo Otodrom.
Istanbul è una delle città che nel corso dei secoli è sempre stata al centro della storia europea sia per quanto riguarda la politica che la religione ed i segni di tutto ciò sono ben evidenti alla Basilica di Santa Sofia che è il principale monumento di Istanbul. Nota per la sua gigantesca cupola, apice dell´architettura bizantina, fu terminata nel 537 e fu la più grande cattedrale del mondo fino al completamento della cattedrale di Siviglia nel 1520. Hagia Sophia, prima Basilica, poi trasformata in Moschea, successivamente in un museo storico di Istanbul, è stata la più grande cattedrale nel mondo per molti secoli. Iniziata a essere costruita nel 532 dall’impero bizantino è stata ricostruita dalle macerie di una precedente chiesa è stata la chiesa patriarcale dell’Arcivescovo di Costantinopoli. Nel 1453 la vecchia Costantinopoli fu conquistata dall’Impero Ottomano che trasformo
Un gruppetto di piloti ha compiuto una vistita guidata a quelli che sono i due monumenti più rappresentativi di Istanbul. Il nostro Antonio Cairoli insieme al compagno di squadra Tanel Leok, Yohei Kojima, Valentin Teillet, Marvin Musquin, Sebastien Pourcel e Gautier Paulin hanno visitato
La Moschea Blu costruita vicino alla chiesa di Santa Sofia dal sultano Ahmet nel 1600, è un capolavoro di eleganza ed armonia. La moschea possiede 6 minareti ed è superata solo dalla moschea della Mecca che ne ha 7. L´opera è un capolavoro di eleganza ed armonia per accostamento e proporzione delle varie cupole.
Sull´ampia cupola centrale si appogiano 4 semicupole e ad esse altre semicupole più piccole tutte adornate di finestre i cui vetri colorati, anche se si tratta di copie degli originali, producono all´interno suggestivi giochi di luce. La cupola al centro è alta 43 metri con un diametro di 23.
Il nome della Moschea Blu deriva dal fatto che le pareti sono quasi interamente rivestite da maioliche dipinte con motivi floreali in cui il colore predominante è il blu.
Dietro a questi spettacoli della storia dell’uomo, il nostro sport scriverà la prima pagina sotto il segno della bandiera della Turchia.