Nei giorni passati, avevamo tenuto d’occhio i social sui quali l’argomento “Ducati MX” impazzava: detrattori, malpensanti, gatti neri appesi ai maroni….
Tutto predicevano, prevedevano, immaginavano, in un certo senso anche auguravano (ma perchè???)… Del resto Ducati è un brand che porterà solo lustro al MX, perchè tutto questo astio?
Si è previsto tutto, meno quello che si è visto a Ponte a Egola dove Alessandro Lupino ed Antonio Cairoli non solo hanno vinto, ma hanno portato al traguardo le moto in condizioni davvero estreme.
Si è vero: il livello non era al top e Tony ed Ale, sono due “star”: tutti sappiamo però che quando si corre il campionato italiano, anche che si becca 10” al Mondiale, in casa trova la mentalità giusta e scende in pista aggressivo e motivatissimo, senza timori reverenziali, comunque non è questo il ragionamento che desideriamo condividere.
Ducati ha schierato due “prototipi” che rispecchiano una futura moto di serie più o meno definitiva, in condizioni estreme in cui moltissime moto hanno “fritto” il motore e bruciato frizioni, le due Desmo450 MX sono arrivate al traguardo senza problemi, al di là del risultato che le ha viste primeggiare. Quale differenza possono aver fatto due piloti di grandissima esperienza non lo sapremo mai, ma di certo, nella seconda metà di gara 2 non si sono risparmiati ed hanno messo alla frusta le moto, perchè Tony non ci stava a perdere ed Ale aveva il dente avvelenato dopo la bandiera rossa di gara 1. Comunque, per ovvie ragioni, siamo certi che non abbiano mai effettuato test in queste situazioni in cui le frizioni si disintegrano e le temperature del motore arrivano alle stelle. E’ fuori di dubbio che, le moto, non hanno avuto problemi, regalando alla Desmo450 MX la prima vittoria assoluta.
Non solo: lo spunto in partenza, dove serve motore per stare davanti, non è stato male! Al via c’era anche la Honda di Alberto Forato, che non è “Total Factory”, ma non è di certo una moto di serie!
Le condizioni estreme del tracciato hanno messo alla frusta le moto ed hanno fornito la risposta definitiva: in Ducati hanno lavorato bene e se qualcuno poteva avere dei dubbi (assurdi) che a Borgo Panigale non fossero capaci di realizzare una moto da cross, ha avuto la risposta. Dopo una gara in queste condizioni gli ingegneri Ducati avranno altri preziosi dati per lo sviluppo della moto in vista della produzione e del prossimo step per l’evoluzione di quella che sarà la “factory” che si schiererà al via della MXGP tra oltre sette mesi.
Si, perché questa è solo la moto in configurazione “serie” (o quasi) che andrà in produzione nel 2025.
Insomma, la Ducati è promossa a pieni voti!
Buon lavoro per lo sviluppo del progetto che si sta dimostrando di ottimo livello!