Possiamo affermare che Ken Rozen è la sorpresa della stagione 2025?
Non tanto per la posizione in classifica, perché siamo solo alla quarta gara ed è cortissima, ma per come il tedesco sta interpretando le gare.
Roczen V-25.0 perché abbiamo perso il conto delle stagioni di Ken: ufficialmente i suoi memoriali internazionali partono da quel MXoN di Franciacorta nel 2009, quando a soli 15 anni fu convocato a difendere i colori della Germania, ma già nel 2006 fu Campione della Junior Cup 85 cc in patria. Nella sua carriera ha collezionato un titolo MX2 nel 2011, due titoli AMA MX 450, un titolo SX 250 West e due titoli WSX oltre alla vittoria del MXoN con la Germania a Lommel nel 2012, e se fosse rimasto in Europa, probabilmente avrebbe vinto qualche titolo in più.

Non parliamo quindi di matematica ma di guida: già in passato Ken ha tenuto tra le mani la tabella rossa e si è giocato i titoli, ma quest’anno l’approccio alla gara ci sembra differente.
Ken ha sempre sofferto sulla durata e molte volte è stato letteralmente “fulminato” all’ultima curva, ma quest’anno è brillante fino al traguardo. Non si lamenta dei dolori alle braccia massacrate da infortuni pesantissimi, o quantomeno soffre in silenzio e trova maggiore motivazione, è battagliero ed addirittura addirittura ha trovato l’occasione per infilare il velocissimo Jett Lawrence.
In gara 2 a Glendale era veloce ed aggressivo: guardate gli highlights e fate attenzione a come si è infilato all’interno della prima curva, come ha tenuto la testa della gara con autorità, controllando Lawrence che ha preferito non correre rischi per attaccarlo.
Anche l’avvicinamento alla gara è cambiato: Ken non è mai stato interessato ad andare forte nelle qualifiche del pomeriggio, ma quest’anno, tranne Anaheim 1, è sempre stato tra i migliori.
E poi pensiamo a quel triplo di 25 metri che ha chiuso dopo aver visto che Justin Hill l’aveva saltato senza problemi.

Quindi, Ken Roczen V-25.0, perché il pilota della Suzuki, dopo i pesanti infortuni patiti in carriera, ha ritrovato smalto e velocità, è aggressivo quanto basta, si prende anche dei rischi, sale a podio, ma non è completamente soddisfatto.
Alla fine di Aprile compirà 31 anni, guida una moto all’apparenza “attempata”, ma sappiamo benissimo che oltre alla messa in moto a piede, di “vecchio” su quella moto c’è ben poco perché ha ricevuto dal Giappone aggiornamenti più che validi e le moto non hanno tutto questa evoluzione che ci viene paventata.
Che sia l’anno di “Kickstart Kenny”? Difficile dirlo: di certo Eli Tomac, Chase Sexton, Copper Webb e Co. non staranno a guardare…
Ed il suo futuro, pare già essere stato scritto!