Ecco il comunicato che mette fine a tutte chiacchiere sul web.
Il Campione in carica MX2 Jorge Prado, resterà almeno fino al 2023 pilota Red Bull nella MXGP.
A renderlo noto un comunicato rilasciato oggi da KTM in cui si conferma che il giovane talento spagnolo che ha debuttato in MX2 nel 2016, che ha collezionato già un titolo ed è attualmente lanciato verso la conquista del secondo, resterà in Europa. Naturalmente, come da regolamento, se dovesse aggiudicarsi il titolo MX2 2019, dovrà salire in MXGP a fianco di Tony Cairoli e Jeffrey Herlings.
Jorge Prado: “KTM mi ha supportato fin dall’inizio della mia carriera di pilota nel campionato 65 cc. Ora mi offre una bella opportunità per la MXGP, perché se dovessi vincere il titolo anche quest’anno, sarei obbligato a passare in MXGP, così tutto è arrivato in modo estremamente naturale e semplice. Sono molto felice di restare in KTM per altri 4 anni. Quando sono arrivato al Team De Carli ho subito capito che che era il posto giusto per imparare. Claudio ha grande esperienza e sono certo che faremo bene anche in 450. Sono in un ottimo team e sarebbe difficile trovarne uno migliore.”
Claudio De Carli, Red Bull KTM MXGP Team Manager: “Nel nostro sport non possiamo mai dare nulla per scontato, quindi è sempre bello quando si può continuare insieme un progetto. È il segno che stiamo lavorando nella giusta direzione e la continuità del progetto significa che il gruppo è solido ed affiatato. Con Jorge ho avuto ancora una volta la possibilità di aiutare un giovane pilota, che è sempre stata una delle mie priorità e ringrazio KTM per questo. Negli ultimi due anni posso solo dire che con Jorge abbiamo sempre lavorato con il massimo impegno, cercando di sorridere anche nei momenti difficili. È un ragazzo fantastico che merita tutto il successo.”
Robert Jonas, VP of Offroad: “Jorge è stato pilota KTM fin dal suo esordio ed è stato fantastico vederlo crescere così in fretta ed arrivare al top del nostro sport. Il merito va a Claudio e Davide De Carli, Tony Cairoli ed al gruppo che è stato mentore di Jorge aiutandolo nella crescita per raggiungere i risultati che era in grado di ottenere. Questo contratto è stato facile perché lo volevamo tutti ed adesso non vediamo l’ora di vedere cosa succederà”.