Da un comunicato Yamaha.
Prima del blocco totale a causa della pandemia, la stagione di Jago Geerts del Monster Energy Yamaha Factory MX2 Team, stava prendendo una piega decisamente positiva. Il belga ha vinto il suo primo GP al round 1 di Matterley Basin conquistando la tabella rossa, poi una volta a Valkenswaard, sede del secondo GP della stagione, ha vinto la manche di qualifica del sabato conquistando la pole ed ha vinto anche la prima delle due manches.
In gara due del MXGP d’Olanda, Geerts è caduto rovinosamente ed ha impattato con violenza: “Sono caduto da solo, ho perso l’anteriore e mi sono cappottato sbattendo forte le costole. Ho avuto bisogni di un minuto per riuscire di nuovo a respirare, poi sono riuscito a ripartire ma ero molto staccato anche rispetto all’ultimo.”
Geerts è ripartito con oltre 1 minuto di distacco dal leader, ma la sua rimonta è stata entusiasmante, tanto che a fine manche ha agguantato la settima posizione, risultato che gli ha permesso comunque di salire sul terzo gradino del podio.
In classifica il belga ha dovuto cedere la tabella rossa a Tom Vialle, ma il pilota Yamaha ha dimostrato che quest’anno bisognerà fare i conti con lui anche se ora che tutto è fermo, anche lui si trova a riposo.
“Sono abbastanza annoiato”, ha ammesso, “sto ancora facendo un po’ di allenamento fisico, ma è difficile a questo punto della stagione non usare la moto. Tutti però sono nella stessa situazione e la salute delle persone al momento è la priorità. Non sappiamo quando la stagione ricomincerà e dobbiamo cercare di stare in forma anche se non troppo, altrimenti sarà impossibile terminare la stagione con il fisico allenato”.
La stagione dovrebbe ripartire dalla Russia il 7 Giugno con il MXGP di Orlyonok, la stessa pista che ha visto Geerts conquistare il titolo di Campione del Mondo Junior 125cc nel 2016.
“Mi sono riposato un po’, ora nelle prossime de settimane starò ancora tranquillo per ricominciare poi a riallenare il fisico. Non sarà sicuramente possibile andare in moto per molto tempo e dobbiamo essere certi che il virus sia passato prima di ricominciare a guidare”.