Anche il 2009, purtroppo registra una beffa per la Maglia Azzurra FMI impegnata al Motocross delle Nazioni Europee. Dopo l’edizione dello scorso anno che ha visto la Nazionale Italiana soccombere per un solo punto, questa volta gli Azzurri arrivano a pari merito: per la discriminante dei migliori risultati, però, l’Italia è seconda.

Va all’Olanda il Trofeo dell’MX Nazioni UEM assegnato oggi a Chernivtsi (Ucraina) ed è beffa per la squadra azzurra, ancor più cocente di quella del 2009. I “tulipani”, che hanno totalizzato gli stessi punti dell’Italia hanno ottenuto il titolo grazie ad una vittoria di manche, con Herlings, contro i due secondi posti di Alex Salvini.

Questa mattina tutta l’attenzione del team italiano era rivolta alle condizioni fisiche di Manuel Monni. La situazione, come prevedibile, non è mai stata rosea: il pilota accusava un forte dolore e, addirittura, non riusciva a piegare la gamba per il gonfiore (rottura dei legamenti ieri nel corso delle prove libere). Fortunatamente il Dottor Marco Russo asportava il liquido formatosi nel ginocchio infortunato e trattava l’articolazione con un anestetico: questo ha consentito al pilota azzurro di provare la moto per un paio di tornate nel warm up e di disputare le due manche.

 

Nella MX2/OPEN, Monni si è schierato per primo al cancello ma, sfavorito dalla superiorità dei 450 della classe OPEN rispetto la sua 250, è transitato tredicesimo alla prima curva. Quinto Compagnone che era stato obbligato a scegliere un cancello sfavorevole. Monni è stato da subito autore di una grande rimonta: chiuso il primo giro in settima posizione al quinto giro si è trovato terzo dopo aver superato il patner di Team Compagnone. Ottimo il gioco di squadra, coordinato dal CT Bartolini, che ha permesso a Manuel, più veloce, di sorpassare il compagno Felice senza trovare il minimo ostacolo. La manche si è chiusa con la vittoria dell’olandese Herlings. Monni e Compagnone rispettivamente terzo e quinto.

La classifica parziale dopo la prima prova vedeva in testa a pari merito Olanda e Italia con otto punti, seguite dalla Francia con 14.

 

Nella MX2/MX1, ancora sfortuna per Monni. Dopo una partenza in dodicesima posizione ed il consueto velocissimo recupero viene coinvolto in una caduta al tredicesimo giro: a causarla il francese Leonce che occupava il terzo posto e stava per essere sorpassato dall’italiano. Nella cattiva sorte va comunque segnalata la fortuna dell’azzurro che non ha riportato ulteriori conseguenze fisiche.

Ottima la prestazione per Salvini che, partito quarto, ha chiuso la manche in seconda posizione dietro il francese Charlier.

La classifica parziale, questa volta al netto degli scarti, vedeva ancora Olanda ed Italia primi a pari merito.

 

Nella MX1/OPEN, dove l’Olanda ha dovuto schierare la “peggiore formazione” con il vantaggio però di poter scartare un risultato, Salvini ha approfittato della posizione al cancello ed è transitato quarto alla prima curva. Con una guida sciolta al terzo giro Alex si è portato al secondo posto, posizione che ha mantenuto fino alla fine. Compagnone, partito tredicesimo, ha recuperato fino alla quinta posizione al sesto giro.

L’Italia in quel momento aveva 6 punti di vantaggio sull’Olanda ed i nostri piloti, seguendo le indicazione della pit lane, mantenevano la posizione senza rischiare alcunché.

Al tredicesimo giro succede l’imprevisto che ha condannato la squadra italiana: Zaremba colpisce Compagnone, incolpevole, e lo ha fatto cadere. L’italiano, rialzatosi in tredicesima posizione, non ha potuto più guadagnare a causa del distacco accumulato ed ha chiuso dodicesimo


Al termine delle tre manche la beffa quasi annunciata vista la tanta sfortuna: Italia a pari punti con l’Olanda e “orange” campioni per la discriminante del miglior risultato. Italia sul secondo gradino del podio.

La sorte ha determinato la sconfitta dell’Italia a Chernivtsi (Ucraina), le cadute che hanno visto coinvolti i piloti italiani sono da addebitarsi a responsabilità altrui ma nello sport oltre alla tecnica ed il coraggio, messi in campo sempre dai componenti della squadra, ci vuole anche fortuna: cosa che è mancata. Ci sarà tempo per vincere ancora: la storia lo insegna.