Sesto giorno.

Si è conclusa nel pomeriggio, presso il Circuito di Navarra, la Sei Giorni di Enduro 2016. Nell’ultimo giorno della manifestazione si sono disputate le tradizionali manche di cross. Se gli Stati Uniti hanno vinto per la prima volta nella loro storia il World Trophy, l’Italia è stata grande protagonista con i giovani: la Maglia Azzurra Junior ha ottenuto un ottimo terzo posto finale mentre il Moto Club Italia si è imposto con autorità nella categoria Club.
Junior World Trophy Matteo Cavallo, Matteo Pavoni e Davide Soreca sono saliti sul terzo gradino podio grazie alla costanza di rendimento. I giovani azzurri, rimasti sempre nelle posizioni di vertice – in molti casi anche a livello individuale –, si sono piazzati terzi confermando così il risultato dello scorso anno. A vincere è stata la Svezia in 10h30’55’’71 davanti agli Stati Uniti (+ 45’’23) e agli azzurri (+ 4’21’’50).

Moto Club Italia Emanuele Facchetti (vincitore della classe C3), Lorenzo Macoritto e Andrea Verona hanno avuto ben poche esitazioni nel corso dell’ISDE. Dopo il secondo posto del primo giorno, i tre ragazzi hanno conquistato la vetta della classifica nel Day 2 e non l’hanno più abbandonata. 10h55’42’’48 il loro tempo finale, più basso di ben 5’13’’69 rispetto a quello del Trail Jesters (il Club di riferimento dell’AMA Usa) e di 10’53’’66 rispetto al tempo dell’Eric Cleveland Memorial.

World Trophy I ritiri di ieri di Manuel Monni e Oscar Balletti non hanno consentito alla Maglia Azzurra di lottare per il vertice. Giacomo Redondi (2° nella classifica della E3 dell’ISDE) e Deny Philippaerts hanno ben figurato nelle gare di Motocross, ma vista la sfortuna del Day 5 l’Italia ha chiuso questa Sei Giorni in 19° posizione. Un risultato che non rende merito all’impegno della squadra, che prima di ieri era in lotta per la vittoria e saldamente al secondo posto. Successo finale agli Usa in 13h46’40’’93 davanti a Gran Bretagna (+3’38’’66) e Repubblica Ceca (+29’42’’34).

Franco Gualdi, Coordinatore Nazionale Enduro FMI e Capo Spedizione Maglia Azzurra: “Anche se la conclusione non è stata delle migliori, abbiamo vissuto una ISDE in bagarre con gli Stati Uniti. Nel Trofeo l’obiettivo (lottare per le prime posizioni) è stato raggiunto, il risultato purtroppo no. Con la Maglia Azzurra Junior abbiamo ottenuto un podio importante e il Moto Club Italia ha vinto meritatamente. E’ sempre difficile imporsi, anche in questa categoria in cui non vi sono suddivisioni in base all’età e quindi vede in gara piloti esperti. Spero di ritrovare i giovani ad alto livello anche fra qualche anno. Per quanto riguarda la qualità di questa Six Days a livello organizzativo, penso che sia stata scadente. Eravamo in un bel paddock, ma non ha funzionato nulla e non c’è stato pubblico. E’ stato fatto tutto al risparmio e questo si è visto. Un esempio? Gli orari di partenza arrivavano tardi e cambiavano nel corso della notte, ma anche altri aspetti non sono stati positivi. Mi auguro che a venire FIM e organizzatori pensino di più a queste cose. In conclusione, voglio ringraziare tutto lo staff della Maglia Azzurra, che si è impegnato molto durante questa Sei Giorni”.

Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “Al di là della sfortuna avuta nel Trofeo, l’ISDE è stata piuttosto positiva. Sono molto soddisfatto perché nella squadra (e per tale intendo piloti, meccanici e staff) c’era un ottimo clima, cosa che in altre Sei Giorni non si è verificata. Lo “spogliatoio” era davvero unito, e non è sempre scontato che sia così in una trasferta di due settimane. Inoltre, nonostante le critiche ricevute prima della partenza, abbiamo vinto una giornata, la quarta, e tenuto testa agli Stati Uniti. Redondi è stato molto bravo nel vincere due volte l’Assoluta, per non parlare dei giovani Junior e del Club che hanno fatto a pieno il loro dovere. Sono stati bravi perché hanno corso con regolarità e alla fine sono riusciti a concretizzare un bel risultato. Parlando di percorso, le Prove Speciali erano molto simili tra loro e semplici. Alla finale di cross sono arrivati troppi piloti, a testimonianza di come la gara non sia stata per nulla selettiva”.

Da segnalare, nel Vintage Trophy, la terza posizione dell’Italia (Luigi Colajanni, Marco Pagnano, Riccardo Terranova), dietro a Gran Bretagna e Olanda.
La prossima edizione della Sei Giorni di Enduro si terrà nel 2017 a Brive la Gaillarde, in Francia, dal 28 agosto al 2 settembre.

 

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