A distanza di nove mesi, al MXGP di Francia, il problema della gestione della pista si ripresenta. Ma se a St. Jean d’Angely, una decina di top riders si sono rifiutati di prendere il via della manche di qualifica del sabato, a Viallars sous Ecot, il giorno dopo del MXGP di Francia 2023, è un bollettino di guerra!
Proprio dopo il MXGP di Francia 2022, nacque una sorta di commissione piloti che avrebbe dovuto dialogare con l’organizzazione nel caso in cui ci fosse la necessità di intervenire sul tracciato ed apportare delle modifiche. Ma della “commissione” non si è più sentito parlare.
Nella giornata di sabato, A Villars sous Econ, si sono verificati incidenti davvero pesanti, tra i quali, il cappottone di Jago Geerts nel corso del primo giro della manche di qualifica della MX2 che ha messo fine ai sogni del belga di vincere il titolo e, qualche giro dopo sempre nel medesimo punto, si è ribaltato Sasha Coenen.
Solo a quel punto, prima del via della Manche della MXGP, l’organizzazione è intervenuta, togliendo i canali profondi e pericolosi su quel tratto di pista.
Facciamoci pure delle domande, ma le risposte ce le dovrebbe dare chi gestisce il nostro sport ma soprattutto chi ha preparato il tracciato per ospitare una prova del Campionato del Mondo di MX, fresandolo in alcuni punti così profondamente, che durante le prove della MXW, ha impantanato fino alle ginocchia, anche alcuni addetti alla pista accorsi in aiuto delle ragazze rimaste bloccate nella morsa di fango.
Le piste da MX, da sempre sono esposte ai fenomeni atmosferici ed è vero che raramente nel nostro sport, troviamo situazioni differenti da “fango o pioggia”: tutto questo però è normalità perchè si bagna in modo sensato per evitare la polvere.
Ma chi si assume l’onere di preparare una pista, deve sapere che, se nei giorni precedenti al GP è prevista la pioggia, il terreno non va fresato ma compattato per permettere all’acqua di scorrere via e non penetrare in profondità per diventare poi di difficile gestione e trasformarsi in una morsa di canali profondi. Ogni impianto che ospita un GP deve disporre di un parco di macchine operatrici (leggi cingolati per gli interventi più importanti e piccoli mezzi per spianare i canali sui salti), in grado di intervenire prontamente sul tracciato tra le varie “entrate” dei piloti, per tentare di eliminare tutto ciò che può mettere a repentaglio la sicurezza dei ragazzi che entrano in pista.
E’ innegabile che chi si è fatto male al MXGP di Francia, è caduto perchè la pista era troppo “sketchy”, termine che usano i piloti nelle interviste, per dire in modo elegante in diretta televisiva che la pista è una porcheria pericolosa, che obbliga chi corre il Campionato del Mondo, a chiudere il gas per non correre rischi assurdi.
Servivano le rovinose cadute di Jago Geerts e Sasha Coenen per convincere gli organizzatori a togliere i canali in quella discesa? Perchè la pista è stata completamente lavorata, solo nella serata di sabato e non prima?
In ogni modo, molti piloti si sono trovati a pagare un conto salatissimo!
Nancy Van de Ven – Frattura tibia e Perone
Da un comunicato Team Ceres: “Nel pomeriggio di sabato, le ragazze si allineano per gara 1 e come sempre, Nancy è autrice di una buona partenza che la proietta subito nelle primissime posizioni. Prima della fine del secondo giro però, avviene il disastro. Nel tentativo di sorpasso per far suo il quinto posto, Nancy viene a contatto con la ragazza che la precede in una sezione del tracciato molto segnata da canali duri. Nella violenta caduta, ad avere la peggio è proprio lei che nell’impatto con il terreno rimedia la frattura di tibia e perone.
Il suo GP di Francia termina così nel peggiore dei modi, con un infortunio che necessiterà di un intervento chirurgico per riallineare tibia e perone e di un lungo periodo di convalescenza.”
Jago Geerts – Frattura polso
“La discesa, dove sono caduto, era davvero pericolosa con due brutte buche. Ho preso la prima e la mia moto è stata catapultata in avanti e sono caduto. Il polso si è subito irrigidito. In infermeria il verdetto è stato: frattura. Il dolore è sopportabile e non serve a nulla deprimersi, guardo al futuro e di tornare dietro il cancello in Germania. Non rinuncio al titolo mondiale proprio così. La stagione è ancora lunga, può succedere di tutto”.
Mattia Guadagnini – problema al braccio?
In gara 2 Mattia stava portando a termine un’altra bella gara quando è caduto rovinosamente. Non ci sono al momento comunicazioni ufficiali, ma Mattia si è fatto male. Qualcuno sospetta una frattura. Speriamo non sia vero ed auguriamo a Mattia di rimettersi al più presto!
Sasha Coenen è caduto sabato nella manche di qualifica nello stesso punto di Jago Geerts e non ha preso il via al programma di domenica (non ci sono info ufficiali sulle condizioni).
Tutti abbiamo visto il volo di Alberto Forato che fortunatamente si è risolto con una grande botta e tanti lividi.
Abbiamo visto Kay de Wolf colpire una zolla di terra sulla rampa di un salto e decollare, fortunatamente senza conseguenze.
Abbiamo visto il gesto fulmineo di Jeffrey Herlings che ha evitato un volo rovinoso dopo aver preso un canale sulla rampa di un salto. In gara due l’olandese ha dichiarato che la sua pedana si è piegata in un canale ed è stato costretto al ritiro. Lo stesso pilota ha scritto sui social di essere felice di essere tornato a casa sano…
Abbiamo visto Luca Coenen rischiare di girarsi il ginocchio in un canale.
Abbiamo sentito Andrea Adamo dichiarare che la pista era molto bucata e scanalata “forse troppo” e conciata malissimo, Jorge Prado dichiarare che già alla partenza della qualifica, in fondo al rettilineo c’erano buche e canali.
Leggiamo commenti negativi sui social da parte di piloti ma anche del pubblico presente.
Infront per voce del suo Presidente, ha più volte dichiarato che la sicurezza dei piloti è il primo obiettivo. Speriamo che certe situazioni non si ripetano più…
In bocca al lupo a tutti i ragazzi e le ragazze che sono tornati dalla Francia, con le ossa rotte o con i lividi!