“Up & Down” da Uddevalla dalla tastiera di Enzo Tempestini sempre presente a bordo pista, nel paddock, alle conferenze stampa…
Le pagine in cui pubblichiamo la sua rubricano, risultano le più lette del sito (sarà perchè ogni tanto ci propina le foto delle Monsterine sottovento?).
Premessa
Voto 10 ai “pagellari” del web che si affannano a scrivere “parole e musica” non appena è finito il “concerto televisivo”. La gara della velocità la vincete sempre ma forse perdete la gara della coerenza. Sparare “voti” a destra e sinistra soltanto dopo aver visto un GP in TV e senza sapere le effettive condizioni che hanno determinato le prestazioni dei piloti, è una cosa per pochi e non per noi che ci reputiamo comuni mortali. Noi che “purtroppo” siamo lenti e diamo i nostri umili giudizi, dopo aver visto le gare dal vivo e dopo aver verificato sul campo quello che veramente è successo.
Bravi
Uddevalla track
Una cura maniacale dei minimi particolari, gente cordiale e serena, paesaggio meraviglioso, pista tirata a “lucido”. Un plauso al costante (e in aumento) impegno, che gli organizzatori svedesi mettono nell’organizzare il GP. Un esempio da prendere al volo, da parte di tutti gli altri club dei GP iridati.
Impeccabili
Giove Pluvio
Per questa stagione “convenzionato” con il mondiale motocross, il Dio della pioggia ha vanificato in parte il lavoro degli organizzatori (leggi sopra) e azzerato lo spettacolo che i piloti del mondiale MX potevano regalarci nel catino svedese.
Condannato a non ripresentarsi.
MX1
David Philippaerts
Il guerriero ha perso l’ennesima battaglia contro la sfortuna. David era in lotta per le prime posizioni su un tracciato che gli poteva regalare grandi soddisfazioni quando è caduto riportando lesioni agli avambracci gia infortunati lo scorso anno. Referti medici a parte, David di certo tornerà a essere il grande guerriero che tutti conosciamo. L’abbraccio virtuale di tutto lo staff e tutti gli utenti di MxNews.net gli porterà un leggero ma importante conforto in questi momenti difficili. Forza ragazzo, ti vogliamo di nuovo a combattere!
Antonio Cairoli
Il sabato è andato letteralmente a spasso nella qualifica confermando, se ce ne fosse stato il bisogno, il suo stato di grazia. La gara che segna l’inizio della seconda parte di campionato rimarrà invece nella memoria di Tony come la peggiore della sua carriera. Un doppio “zero” dettato dalla sfortuna che non si era mai verificato da quando Tony è approdato al mondiale se non a causa di situazioni particolari quali, mancata qualifica, squalifica o infortunio. Non scopriamo di certo oggi il carattere di Tony che ha fine gara ha dichiarato “Vorrei tornare in gara domani per recuperare la mia tabella rossa”.
Affamato di “vendetta”.
Pierfilippo Bertuzzo
Sbagliare in pista è normale, uscire di pista è normale, cadere è una logica conseguenza, ma andare a picchiare contro un’ambulanza parcheggiata a bordo pista non è proprio cosa che capita “tutti i giorni”. A conferma della giornata “no” degli italiani, è arrivato anche l’infortunio a “Pippo” Bertuzzo che nel warm up ha rischiato veramente grosso.
Torna presto
Clement Desalle
Probabilmente non avrebbe scommesso nemmeno un centesimo sulla sua doppietta in Svezia e non avrebbe mai ipotizzato, nemmeno nel più bene augurante dei sogni, di tornare a casa con la tabella rossa di leader e invece, torna a casa con un sorriso grande cosi! Desalle sorridente, cosa quasi impossibile da vedere, è l’esatta identificazione della gara svedese.
Strano ma vero
Christophe Pourcel
Due secondi posti per il francese, che ancora una volta “snobba” il mondiale motocross facendo intendere la sua volontà e i suoi interessi a un prossimo ritorno in America. La sua classe non si discute ma la sua condizione fisica si. Due partenze in testa ma regge il ritmo per metà manche poi molla la posizione a Desalle.
Secondo ma battuto
Kevin Strijbos
“The Kid” ritorna a podio e mostra di non aver perso la classe che lo aveva contraddistinto nell’epoca Everts. Kevin, ai tempi, era uno che dava filo da torcere a Mr. Motocross e la sua classe a volte ritorna.
Ritrovato
Gautier Paulin
Una gara “anonima” quella dell’unico pilota di vertice che non è riuscito ad approfittare in pieno della defaillance di Cairoli. Negli anni passati aveva dimostrato una certa predisposizione a non essere costante nei risultati. Forse la prestazione in terra Svedese ne è la conferma.
In calo
Davide Guarneri
Migliore degli italiani in questa “Caporetto” svedese, anche il “Pota” non è rimasto indenne dalla sfortuna che si è manifestata con una caduta nella prima manche, con il manubrio della sua KTM che si è rotto e non gli ha permesso di ripartire. Ottimo il decimo posto della seconda manche.
Deve crederci
Matteo Bonini
Tredicesimo in gara
Deve crederci
MX2
Tommy Searle
Abbiamo ipotizzato un vantaggio dell’inglese su Herlings sui terreni duri e invece è riuscito a battere il rivale sul fangone svedese. Tommy recupera otto punti, un terzo dello svantaggio che aveva prima del GP, e mette pressione a Herlings che vede vacillare la superiorità ostentata dall’olandese ma che effettivamente, in termini di punteggio, non si è verificata in maniera cosi netta. Nella prima manche decide di fare un “pit stop” per cambiare gli occhiali e nonostante questo per pochi metri non batte Herlings. Un segnale forte, nei confronti dell’avversario, soprattutto dopo la vittoria a mani basse della seconda manche.
Un mastino
Jeffrey Herlings
Secondo per demeriti altrui più che per la sua prestazione. Per la prima volta si trova ad affrontare i suoi avversari in condizioni difficili e nella seconda manche, dopo un paio di cadute, rimonta con difficoltà. L’esuberanza dell’olandese sarà messa a dura prova e il fiato sul collo di Searle gli farà dormire sonni poco tranquilli da qui in avanti.
Sotto esame
Dylan Ferrandis
Sentiremo parlare a lungo di questo ragazzino terribile, ennesimo frutto del vivaio francese. In tempi non sospetti, Oliver Robert (responsabile della Federazione Francese per il motocross) in un’intervista ci disse “…ha il talento di Jean Michel Bayle e la grinta di Mickael Pichon…”
Scusate se è poco
Jake Nicholls
L’inglese parte sempre nelle prime posizioni (insieme al compagno di squadra Coldenhoff) sfruttando al meglio le prestazioni del complesso moto-pneumatici che lo proietta a fine rettilineo come un sasso lanciato da una fionda. La sua velocità non si discute ma non è ancora ai livelli dei migliori, anche se questa volta ha sfiorato il podio di pochi punti (cinque) e ha fatto segnare la sua migliore prestazione da quando è al mondiale MX2.
Da tenere sotto controllo
Zac Osborne
Voci di paddock lo davano per “disertore” dal mondiale motocross con la volontà di non rientrare in Europa e invece si è ripresentato in Svezia (come da programma) raggiungendo per due volte il quinto posto. A fine stagione tornerà in USA per salire sulla Honda Geico.
Bentornato e ci mancherai
Alessandro Lupino
Non poteva esentarsi dall’essere bersagliato dalla sfortuna che ha colpito gli italiani in questo GP e nella prima manche, dopo essere partito con il gruppo di testa, si è dovuto inchinare a un sasso che ha bloccato la trasmissione della sua Husqvarna TC250F. In gara ha usato il nuovo motore (blocco completamente rinnovato, più potenza agli alti regimi, stesso gruppo termico precedente) e nella seconda manche lo ha sfruttato alla grande recuperando dalle ultime posizioni (caduta di gruppo alla seconda curva) fino al decimo posto. Il “Lupo” mostra i denti in vista anche di un rinnovo di contratto o di una migrazione altrove (si parla di Kawasaki o Suzuki).
Determinato
Zecchina (2), Cervellin(1), Monticelli-Zeni (0)
Non sono i voti dei nostri italiani al via della MX2 ma i relativi punti conquistati in Svezia. Pochi, troppo pochi per un vivaio che potrebbe dare molto di più.
Abbiamo pazienza e vi aspettiamo (ma cercate di sbrigarvi).
© MxNews.net – E’ possibile riportare la notizia / il testo, citando comunque la fonte