Dal bordo pista di Loket, un Enzo Tempestini in clima vacanziero (vero “Storm”?), ci manda l´Up &amp Down del GP Loket.

MX1
Antonio Cairoli

Era il 2003 quando Tony vinse la sua prima manche iridata a Loket, dopo nove anni la “serpentina” è stata testimone della sua cinquantesima vittoria in carriera. Una vittoria “alla Cairoli” senza lasciare respiro ai suoi avversari, surclassati in gara 1 dopo la solita hole shot da paura e umiliati in gara due con una serie di sorpassi che lo hanno proiettato alla quinta doppietta di stagione, la seconda consecutiva ma soprattutto a +30 da Desalle.
Marziano

Chris Pourcel
Guida bene, impeccabile ma manca sempre di quel mordente che gli potrebbe permettere di contrastare Cairoli &amp C. nelle manche. Il francese, anche se velocissimo in pista e come sempre stiloso, sembra apatico come se stia aspettando con ansia la fine di questa stagione per tornarsene in Florida.
Indifferente

Clement Desalle
Paga caro un errore in partenza della prima manche e non riesce a recuperare sul rientrante Nagl. In gara 2 assapora per un attimo la prima posizione ma sente solo arrivare il “ciclone” Cairoli che lo passa in poco tempo.
Rassegnato

Max Nagl
Debutto convincente per il rientrante Nagl che dimostra di aver mantenuto la sua velocità. La tenuta fisica non è delle migliori ed è ovvio ma l’adrenalina di doversi accasare per la prossima stagione gli da una marcia in più.
Affamato

Davide Guarneri
Tredicesimo a fine GP, con due tredicesimi posti. Loket poteva essere favorevole al “pota” ma l’enorme sforzo per il recupero in gara 1 quando è rimasto incastrato al cancello di partenza, non gli ha permesso di avere energie giuste per fare una seconda manche alla sua altezza.
Distratto

MX2
Jeffrey Herlings

Il “galletto” olandese questa volta ha risposto per le rime alle provocazioni di Searle ma con garbo e tanta consistenza. Prima manche tranquilla con il solito recupero su Van Horebeek e seconda manche caratterizzata sul recupero nei confronti di Searle che lo aveva steso a metà del tempo. Un recupero che ha dimostrato il reale valore di Herlings anche sui terreni duri ma soprattutto che ha “abbassato le orecchie” a Searle che nonostante lo avesse steso malamente se lo è ritrovato davanti a fine gara.
Dominatore

Tommy Searle
Le ha provate tutte e anche di più per vincere ma contro Herlings in queste condizioni nulla poteva. Anzi no, poteva di certo risparmiarsi il duro contatto con il quale ha atterrato Herlings
che poteva innescare una polemica ancora più dura di quella gia vissuta precedentemente (GP Portogallo).
Falloso

Zach Osborne
Regolare nei piazzamenti, lo “yankee” si trova sul terzo gradino del podio per grazia ricevuta (Van Horebeek ha rotto la moto in gara 1) ma dopo la mezza stagione passata a casa, ha dato segni di ottima ripresa. Il prossimo anno tornerà in America e di certo vorrà lasciare il segno da qui a fine stagione.
In ripresa

Alessandro Lupino
Prima manche da incorniciare fino a un leggero calo che lo ha allontanato dal treno dei primi ma ha fatto rivedere un Lupino cattivo al punto giusto. Seconda da dimenticare per una caduta al secondo giro che ha compromesso anche la sua rimonta.
A mezzo servizio

Samuel Zeni
Team privato, moto “anonima” ma tanta voglia di far bene. Ottima la qualifica del sabato (undicesimo) e buone le due manche che gli hanno regalato i suoi primi punti iridati (8).
Ricondizionato.

Andrea Cervellin
Recupera cinque punti e segna la sua migliore prestazione di questa stagione. Loket è favorevole allo stile italiano ma Andrea sembra aver ripreso una condizione accettabile. La speranza è di rivederlo presto nelle posizioni che gli competono.
In recupero

Monticelli, Moroni, Terraneo, Del Segato
Chi al debutto, chi con la moto nuova, chi al rientro, i nostri giovani stentano sempre a raggiungere risultati alla loro portata. Il mondiale non è cosa da poco, il sacrificio è necessario.
Gambe in spalla ragazzi!

 

 

 

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