Siamo arrivati alla stretta conclusiva, l’avvicinamento al giudizio finale è completato. I team hanno gia iniziato le operazioni di parcheggio, le moto sono maledettamente perfette, i piloti scrutano gia il tracciato. Parlano, esprimono opinioni, trasudano emozioni, sfornano sentenze su come affrontare gli ostacoli, sui come evitare di incappare in errori che possano compromettere la prestazione. Errori che dalla scala della vittoria posso farti rotolare nel baratro della sconfitta. E l’ennesima creatura dello staff della Off Road Pro Racing è li, sornione ad attenderli, come a dire: avanti, fatevi sotto! Il campo di gara li aspetta, le magiche benne di Armando Dazzi hanno “colpito” di nuovo, lo si legge sui volti dei protagonisti ammassati al centro del percorso come un commando speciale che deve sferrare un attacco. < Sarà una vera battaglia> sentenziano in molti. Ma soprattutto sarà un confronto vero tra tutti i protagonisti in gara. La posta in palio è alta, altissima, si tratta dell’iride, di quell’iride che tutti vorrebbero raggiungere ma che la dura legge delle competizioni permette soltanto ad uno di loro di avvicinare, di potersi fregiare di tale inebriante insieme di colori, che contraddistingue il campione, il campione del mondo! David Knight (KTM Red Bull), “the knighter” è in testa alla classifica, ha vinto a Barcellona e a Monaco di Baviera, ha fatto l’en plein. Ha dimostrato di andare forte, ma soprattutto di essere forte, fisicamente e mentalmente. In Spagna ha dominato, in Germania ha ragionato. Sei le finali disputate, tre ad ogni appuntamento, che puntualmente lo hanno portato sul gradino più alto del podio. Quattro vittorie e due secondi posti, un ruolino di marcia invidiabile ma che non lo pone al riparo da sorprese. Un altro campionissimo di questa specialità lo bracca da vicino, il campione del mondo della classe E2 del 2007 Mika Ahola (Honda HM Zanardo). Il finlandese non ha vinto, per ora, nessuna finale ma è “attaccato” al parafango posteriore della KTM del britannico come un mastino e cercherà di ripetere a Genova il successo della scorsa edizione. Soltanto 8 le lunghezze che separano i due nella classifica generale. Ardua l’impresa che dovrà sostenere Ahola, ma non impossibile. Come non sarà impossibile che a fare da ago della bilancia per la corsa al titolo si inserisca l’oramai ex trialista Tadeusz “Taddy” Blazusiak. Terzo in classifica, l’unico sembrato veramente in grado di battere Knight in gara (ha vinto la finale 2 di Monaco di Baviera) il polacco ufficiale KTM è carico come non mai. < Gareggerò soltanto con l’obiettivo della vittoria, altri risultati non sono nel mio interesse. Sono terzo in classifica generale e voglio migliore la posizione. Spero di conquistare il punteggio più alto in modo di aggiudicarmi la medaglia d’argento> La lotta al vertice è pianificata, ma sarà una lotta che dovrà tenere conto del resto del gruppo, un gruppo altamente qualificato, altamente competitivo e che non lascerà di certo strada spianata verso la vittoria, al magnifico trio. Tutti i migliori piloti del campionato del mondo, tutti i team ufficiali saranno presenti a Genova e naturalmente tutti vorranno ben figurare, se non addirittura vincere. Ottime le prerogative per la gara che si prospetta incerta ed avvincente. Ancora una volta assisteremo ad un grande spettacolo, a grandi emozioni come soltanto all’interno del palasport genovese siamo abituati ad assistere. Genova è il tempio, il tempio dell’off road indoor. L’indoor, una specialità che sta crescendo, che mostra gli artigli anche in Italia ed in Europa, una specialità da godere comodamente seduti all’interno di un palazzo dello sport, uno spettacolo unico, inimitabile, inimmaginabile anche perché, ricordatelo, a Genova, l’inimmaginabile è di serie.
Gli orari:
http://www.offroadproracing.it/enduro/timetable.htm
Gli iscritti e la formula di gara:
http://www.offroadproracing.it/enduro/riders.htm
Il tracciato di Armando Dazzi:
http://www.offroadproracing.it/enduro/track.htm