Volevamo scrivere qualcosa sul Fastcross, su quello che sta per succedere all’inizio di Settembre su quell’impianto di Arsago Seprio che per molti anni è stato il punto di riferimento insieme al Supercross di Genova, per vedere in azione le star del Supercross americano.
Ma se a Genova ne arrivava solo qualcuno, al Fastcross arrivavano in gruppo e, migliaia di appassionati si riversavano nell’area che fa parte del Parco del Ticino per vedere i grandi campioni d’oltreoceano sfoggiare il loro stile inconfondibile frutto della tecnica del Supercross Usa, su un tracciato che per l’epoca definiamo “futuristico”, un Supercross tra salite e discese, dove gli americani facevano sognare! Era un giorno di festa dove appassionati e famiglie, guardavano uno spettacolo, sulla pista delimitata dalle gomme gialle colme di fiori colorati e tornavano a casa felici di quello che avevano visto.

Non abbiamo trovato comunicati, abbiamo trovato solo le pagine sui social e non c’era molto da scrivere. Poi alla trasferta di Lommel, abbiamo incontrato un amico comune che era in compagnia di Fabio Tognella, il cuore, la mente ed in braccio di tutto ciò, l’appassionato motociclista che con sforzi, caparbietà e pazienza (ma anche a fronte di un investimento economico), sta riportando in vita lo storico impianto di Arsago Seprio su cui il prossimo 2 settembre si svolgerà la prima edizione del nuovo Fastcross.

Fabio è partito raccontando, raccontando, raccontando: un fiume in piena colmo di passione che ad un certo punto abbiamo registrato per non perdere quel racconto che veniva davvero dal profondo del cuore ed occhi illuminati. L’abbiamo ascoltato in silenzio, coinvolti e trasportati indietro nel tempo, rapiti da quei ricordi, mixati a quanto sta avvenendo nell’area per riportare in vita il Fastcross.
Eravamo consapevoli che era impossibile riportare con un semplice testo, quanto Fabio ci aveva raccontato, per cui dopo diversi minuti di racconto, abbiamo posto anche qualche domanda.

 

MXN: Fabio come e dove nasce la voglia di riaprire l’impianto di Arsago?
FT: Dalla Passione. La pista di Arsago è stata per anni uno di quei Templi Motocrossistici che doveva esser recuperato. Le gare svolte, i campioni che ci hanno corso, non potevano e non dovevano passare nel dimenticatoio. Io sono un appassionato e mi son sentito in dovere di farlo, per me e per tutti quelli che amano questo sport, fare tutto il possibile per riaprire questa pista. Quando un appassionato passa davanti a quei luoghi come Arsago o Maggiora, è come se andasse a visitare un Santuario. Quel posto è magico, andava pulito e riportato in vita. Non è una questione di business, quel posto abbandonato mi faceva male al cuore e doveva ritornare.

MXN: Fastcross, la continuazione di quello che è stato o un nuovo inizio?
FT: Decisamente un nuovo inizio. Fastcross è il nome che chiunque conosca il Motocross, abbina al tracciato di Arsago Seprio. Fastcross è il nome che prenderà il nuovo tracciato.

MXN: Ci hai detto che sono stati necessari numerosi interventi per poter far ritornare a risplendere il “tracciato giardino”, ce ne vuoi parlare?
FT: L’area su cui sorge la pista, negli ultimi ventitre anni è stata lasciata all’abbandono totale ed i nostri mezzi hanno dovuto lavorare “di fino” per poter bonificare l’area: un pilota di caratura mondiale, appena ha saputo dell’inizio lavori, ha voluto visionare personalmente cosa stessimo facendo ed è rimasto a bocca aperta nel vedere tutto l’impegno che il mio Staff ed io ci stiamo mettendo per poter ritornare. Ci tengo a ricordare che l’intera area della pista, è all’interno del Parco del Ticino, per cui è nostro orgoglio riuscire a collaborare con tutti gli Enti in modo da poter appagare anche sotto il punto di vista ambientale ed ecologico tutti i nostri sforzi.

MXN: Come hanno reagito i piloti alla notizia della riapertura di Arsago?
FT: Non credevano potesse essere vero ed hanno voluto vedere coi loro occhi. Naturalmente Arsago scatena ricordi emozionanti oltre che agli appassionati anche ai piloti che hanno avuto la fortuna di correrci. Dopo aver visto alcuni video in rete in cui si vedevano nuovamente rider saltare tra le storiche piante del tracciato, Alex Puzar ha voluto passare personalmente a trovarci. Chicco Chiodi e Bader Manneh hanno voluto girarci dentro!!! Bader, quasi commosso, ha ripercorso con la memoria ogni metro del vecchio tracciato andando a ricordare l’impresa che lo vide vincitore del Fastcross nel 1991. Anche piloti di “nuova generazione” sono attratti dall’idea di poter mettere le loro ruote ad Arsago.

MXN: La pista manterrà tutte le caratteristiche che aveva negli anni 2000 o subirà modifiche?
FT: La pista negli anni 2000 era “avanti”, gli ostacoli erano propriamente Supercross, ma ambientati in un’outdoor. In più c’erano salite e discese, poteva quasi essere una pista adatta agli attuali standard della MXGP solo che per andarci forte dovevi essere veramente uno specialista tant’è che anche i rider europei più quotati tante volte facevano fatica a prenderci il ritmo. Solo un pilota “europeo” è stato in grado di lottare per la vittoria: Alex Puzar. Oggi il nuovo circuito manterrà bene o male le caratteristiche di quello vecchio ma verranno fatte delle modifiche che lo renderanno più “accessibile” alle moto moderne. Abbiamo accolto ogni giudizio e consiglio di ogni pilota che ha avuto la possibilità di testare il nuovo layout.

MXN: Parliamo di Fastcross in notturna, cos’è?
FT: Il Fastcross che si correrà il 2 Settembre, NON sarà una copia del famoso evento organizzato da Giorgio Saporiti. Il “mio” Fastcross sarà una cosa nuova, diversa e ci tengo a ribadirlo. Noi vogliamo dar vita ad un nuovo corso, andando a prendere solo due di quelle che erano le fondamenta del vecchio, ovvero la location Arsago Seprio ed il pubblico. Vogliamo che Arsago ritorni a riaccogliere le famiglie che, seppur non appassionate di Motocross, venivano ad assistere allo spettacolo delle gare, vogliamo provare a far accendere la passione ai ragazzi che non conoscono il nostro mondo.

MXN: Abbiamo visto una Entry List con piloti interessanti, ce ne vuoi parlare?
FT: Certamente! E ci tengo anche a fare delle precisazioni. Giorgio Saporiti, ci aveva abituato a vedere Entry List con i più forti nomi del Mondiale ed i più forti del Supercross, oggi questa cosa, in una data come Settembre, ci risulta impossibile! A differenza di quegli anni, oggi il mondiale finisce il 24 di Settembre, il Nazioni è l’8 di Ottobre ed in America sono state inventate manifestazioni come il Supermotocross che richiamano l’attenzione di tutti i Top Rider. Per portare in Europa gli “americani” dovresti correre verso la fine dell’anno, per motivi climatici al chiuso, ma Fastcross è all’aperto e non sarà mai al chiuso. Oggi molti fanno storie per andare al Nazioni con la loro nazionale, mentre anni fa facevano “carte false” pur di fare anche solo la riserva. Per mantenere comunque una sorta di “tradizione” abbiamo ingaggiato i migliori artisti dell’Arenacross USA come Kyle Peters o Cullin Park, avremo Josh Hill e tutti gli specialisti del supercross italiano come Angelo Pellegrini, Nicholas Lapucci e Filippo Zonta. Per chi ha vissuto gli anni d’oro ci saranno ospiti d’onore come Ricky Johnson o Chicco Chiodi a firmare autografi o far foto con i vecchi fans (sicuramente, conoscendo la passione di Fabio, ci aspettiamo altre sorprese ndr).

MXN: Il tracciato per l’evento sarà fatto ad hoc o manterrà il disegno intero della nuova pista?
FT: Il tracciato sarà fatto ad hoc all’interno di quello che sarà il nuovo giro, perchè illuminarlo tutto ci risultava impossibile. Avrà la lunghezza di una pista da Supercross ma con salite e discese! Posso svelare che ho voluto mantenere alcuni tratti storici del vecchio circuito tant’è che il Finish Line sarà il medesimo che ha visto festeggiare le vittorie di piloti del calibro di Jeremy McGrath, Ricky Johnson, Damon Bradshaw, Stefan Everts o Sebastian Tortelli, ma lo vedrete a Settembre.

E poi Fabio ha ricominciato a parlare e raccontare, aneddoti, storie, che ci hanno fatto viaggiare nel tempo, nei quasi 20 minuti in cui ha parlato potremmo scrivere pagine e pagine, ma non saremmo in grado di trasmettere l’emozione che ci ha trasmesso con le sue parole. Saremo al Fastcross perché quello che Fabio Tognella ha voluto fare, va supportato e speriamo di continuare a vivere un sogno.

Non potete mancare! Ma non aspettatevi di vedere in gara piloti come Ricky Johnson. RJ ha 59 anni, con molta probabilità sarà presente, ma se salirà in moto, farà forse un giro di pista per salutare gli appassionati. Il tracciato non permette a chi ha smesso di correre da 20 anni, di salire in moto e fare una gara: non è la Transborgaro (attenzione, non desideriamo sminuire il bellissimo evento, è solo un esempio), che richiama decine di “vecchie glorie” su un pratone, per rivivere una giornata di Motocross, questo tracciato è tosto e la maggior parte dei piloti farebbe fatica a chiudere la metà dei salti.
Non commettete l’errore commentando “ma tanto non c’è nessuno” perché sarebbe una frase ignorante: è impossibile portare su una pista i top riders del Mondiale MX o del AMA Pro MX, mentre sono impegnati a giocarsi un titolo.
Per questa prima edizione, pensiamo solo al fatto che lo storico tracciato del FASTCROSS torna in vita!
Potevamo pubblicare questa news subito dopo Lommel, Fabio ci ha chiesto di attendere qualche settimana, per essere in rotta di avvicinamento con l’evento per evitare che dalla lettura, allo svolgimento, potesse essere dimenticato…

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