Nelle ultime stagioni, molti piloti e teams, hanno ricevuto supporto dagli Energy Drink che sono diventati la principale risorsa economica del Motocross e del Supercross. Red Bull, Monster Energy, Rockstar, Muscle Milk, sono solo alcuni ed i più conosciuti in Europa, ma ce ne sono a decine.
Negli Stati Uniti si inizia a discutere sugli effetti che queste bibite, possono avere sull’organismo umano ed i dati che emergono non sono per nulla confortanti. In particolare sta trattando l’argomento la Food and Drug Administration, l’ente americano che sovrintende la sicurezza alimentare e dei farmaci, che entra duramente nella questione dei potenziali danni derivati da un eccessivo uso di Energy drink.
C’è una preoccupazione diffusa in quanto una 14enne sofferente di problemi cardiaci è deceduta dopo aver assunto due bibite energetiche XL e forse la sua morte ed i problemi cardiaci erano proprio dovuti all’assunzione abituale di questi prodotti. Questo fatto ha portato anche la discussione verso il Canada. Il New York Times, scrive che per la fine dell’anno proprio in Canada, USA, Messico, India, ma anche in Francia, quindi in Europa, si stia pensando di scoraggiare l’uso di questi prodotti, forse applicando delle tasse.
C’è da pensare che nel futuro, non proprio lontano, gli energy drinks saranno trattati al pari degli alcolici e del tabacco con la conseguente ricaduta nel mondo dell’action sport dove le cifre dei fatturati paurosi vengono riversati per costruire l’immagine, con il timore che come è già accaduto per Camel, anche questi sponsor possano ritirarsi.
Monter Energy è stata acquistata da Coca Cola Company ed insieme a Red Bull e Corona, domina le classifiche delle vendite (si parla di un giro d’affari di oltre 10 miliardi di dollari di fatturato solo negli USA), ma ora che le attenzioni degli organismi di controllo sembrano aver messo nel mirino questi prodotti, non ci resta che attendere i prossimi eventi.
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