Da un comunicato TC222 Media.
E’ stata una giornata positiva quella di Antonio Cairoli in Lettonia, che dopo il settimo round del Campionato del Mondo della MXGP, torna a vestire la sua KTM 450 SX-F con la tabella rossa. L’otto volte Campione del Mondo aveva iniziato il suo fine settimana con un terzo posto nelle prove libere, seguito da un quinto nelle cronometrate. Dopo una partenza difficile dal quinto cancello nella gara di qualifica, Tony è riuscito a rimontare sulla sabbia lettone da oltre la decima posizione alla settima, mostrando una buona velocità, su una pista solitamente a lui congeniale. Quando domenica, in gara uno i cancelli sono caduti, il siciliano non è stato in grado di avere lo spunto migliore, passando alla prima curva fuori dai 15; lanciando la sua KTM all’inseguimento dei rivali sugli impegnativi ostacoli di Kegums, è riuscito a raggiungere il quinto posto finale. In gara due la partenza è andata decisamente meglio e Tony ha mancato l’hole-shot di un soffio, finendo però subito dopo fuori pista, rientrando sesto. Il buon ritmo del pilota del team KTM Red Bull Factory Racing gli ha permesso di rimontare fino alla seconda piazza con dei bei sorpassi, garantendogli così il secondo gradino del podio con 38 punti. Cairoli torna in testa al Mondiale MXGP con 17 punti di vantaggio sul diretto inseguitore. Prossimo Gran Premio tra 14 giorni, sul suolo tedesco di Teutschenthal.
Antonio Cairoli: “Per prima cosa mi voglio congratulare con il mio compagno di colori in America, Ryan Dungey, che questa mattina ha vinto meritatamente il terzo titolo SX consecutivo. Per quello che mi riguarda non sono del tutto soddisfatto di come è andato il mio fine settimana, anche se da un punto di vista di classifica di campionato non posso che essere contento, perché al mio diretto avversario è andata peggio ed ho ripreso la tabella rossa; non sono però soddisfatto delle partenze, che hanno reso le mie gare difficili. In prima manche ho curvato fuori dai quindici e sono riuscito a rimontare fino al quinto posto, che può andare, ma io voglio lottare per vincere ogni gara ed in questo modo non è possibile. Nella seconda manche è andata meglio, ho quasi fatto l’hole-shot ma sono uscito di pista e sono rientrato sesto; fortunatamente la mia velocità era buona e sono riuscito a fare un po’ di sorpassi, risalendo al terzo posto, prima che Gajser cadesse davanti a me. Ero scioccato perché è stata un gran botta ed ho continuato a guidare senza più spingere, terminando secondo, fortunatamente poi mi hanno detto che Tim non ha subito conseguenze.”