Kegums the day after”, vista con gli occhi di chi vive il GP nel paddock. Parola di Enzo Tempestini.

MX1
Antonio Cairoli

E con questa fanno 48! Tante sono le vittorie di Tony, che dopo il GP di Kegums ritorna a vestire la tabella rossa di leader della MX1. Poche chiacchiere, è lui l’uomo più veloce del mondiale. Anche se ha commesso una piccola sbavatura (caduta in gara 2) che gli poteva costare tanto in termini di punti e anche di incolumità fisica (Paulin in atterraggio lo ha sfiorato evitandolo per un nulla) Antonio è sempre più leader di questa stagione. Un piccolo particolare: in caso di caduta sotto un salto “buio”, con altri 29 piloti scatenati alle spalle, quanti piloti avrebbero cercato di riprendere la moto, invece di prendere la via di “fuga” per evitare il peggio? Quanti non è dato a sapersi, ma lui lo ha fatto. Campione e non per caso.
Impressionante

Ken de Dycker
Scrubba, whippa e piega in curva. Sembra il sosia del De Dycker della scorsa stagione in sella alla Honda. La “cura” De Carli ha sortito effetti impossibili, soprattutto se riferiti allo “stile” del gigante belga che dello stile non conosce nemmeno l’indirizzo di casa. Ritorna al podio dopo 2 anni (dalla doppietta in Germania con la Yamaha-Ricci) e convince i vertici KTM della giusta scelta. “Scaricato” Nagl, si candida fortemente per un posto in squadra anche per il 2013.
Massiccio

Kevin Strijbos
Terzo podio di stagione (al terzo posto anche in Brasile e Svezia) ma soprattutto vittoria della seconda manche per il “Kid” che ha interrotto un digiuno che durava da Lierop 2007, dove conquistò il successo nella prima manche. Un grande piacere ritrovarlo al vertice dopo tutto questo tempo. Un successo che ha meritato, dopo le vicissitudini sfortunate che lo avevano etichettato “finito” con troppo anticipo.
Bentornato

Rui Goncalves
Il suo migliore GP di questa stagione fino a questo momento. Nella qualifica del sabato è sembrato anche in grado di contrastare “Re” Cairoli, facendoci godere la sua guida impeccabile che lo aveva caratterizzato nelle stagioni precedenti. Un ritorno, gradito soprattutto alla squadra Honda, che è molto combattuta se confermarlo anche per il prossimo anno o meno.
Convincente

Gautier Paulin
Ancora una gara altalenante per il talentuoso francese che continua ad alternare prestazioni ottime ad altre mediocri. “Rookie” dell’anno (ma era praticamente scontato) non riesce a calarsi al meglio nel ritmo della classe regina. Avrà tempo per crescere ma a volte ci lascia qualche dubbio.
Incompresibile

Chris Pourcel
Non perventuo. Il francese potrebbe gia avere la testa alla prossima stagione in USA. Sempre che la testa “funzioni” ancora a dovere. Svogliato e inconsistente a volte si assenta dal suo ruolo di pilota, ma anche di proprietario di team. Lui alla scrivania, con un pilota da gestire che si comportasse come proprio lui stesso sta facendo, cose farebbe?
Auto licenziabile

Davide Guarneri
Diciassettesimo, nove punti in gara 1. Troppo poco, per uno come lui, anche se afflitto da una non meglio identificata forma di dissenteria. Il “pota” perde colpi ma il mercato è in fermento e le sistemazioni “buone” per il 2013 non sono molte.  Deve riprendersi.
Disperso

Matteo Bonini
È arrivato al GP con eccessivi carichi di lavoro effettuati nei giorni precedenti che lo hanno debilitato più che rinforzato. Un “déjà vu” che non rende merito al suo reale potenziale. In questa MX1 dai ritmi elevati, Matteo potrebbe e dovrebbe fare molto meglio.
Da ritrovare

Pierfilippo Bertuzzo
Dopo il botto della Svezia (contro un’ambulanza) ci mette tutto l’impegno per far bene ma non basta. La MX1 non è un gioco ma “Pippo” ha del buon potenziale e la zona punti dovrebbe essere sempre alla sua portata.
Da incoraggiare.

MX2
Joel Roelants

Fra i due litiganti, il quarto gode. È la quarta forza del campionato e arriva alla sua prima vittoria in un GP iridato, sfruttando gli errori degli altri ma anche una grande velocità. Vittoria ottimale in gara 1 e posizione d’onore nella manche finale che lo ha premiato alla grande. Passerà in MX1 e sarà un altro osso duro per tutti. La “testata” rimediata a Fermo è cosa passata.
Aggressivo

Jeremy Van Horebeek
Per poco non gli riesce di arrivare sul gradino più alto del podio e continua nella sua precisa “missione” di seconda guida KTM. Copre le spalle di Herlings in gara 1 e vince perentoriamente la seconda manche dopo che il compagnoi di marca era stato appiedato dalla sua “K”. Si avvicina alla seconda posizione di Searle in campionato (-12 punti) ma difficilmente potrà insidiare la medaglia d’argento all’inglese.
Sempre presente

Jordy Tixier
È arrivato! Un altro francese che sale sul podio del mondiale MX2. Non sbaglia quasi nulla in un GP, dove l’errore era quasi la normalità. Dimostra di maturare a ogni gara e fa sgranare gli occhi a chi non “scommetteva” nulla su di lui, soprattutto dopo che aveva trovato sistemazione nella squadra ufficiale KTM. Solo lui e Herlings hanno preso punti in tutte le manche disputate fino ad ora. Bel biglietto da visita.
Da tenere d’occhio.

Jeffrey Herlings
Soffre un week end travagliato ma questa volta la colpa non è la sua. Il sabato “paga” la gomma posteriore che esce dal cerchio e perde la vittoria della qualifica. La domenica parte svantaggiato dalla posizione al cancello (penultimo ad allinearsi) ma nella prima manche recupera fino al secondo posto. La sua KTM lo tradisce in gara 2 (motore KO) e gli toglie dalle mani vittoria di manche e di GP. La sua reazione ha destato sorpresa. Si è messo sotto il traguardo a fare il tifo per Van Horebeek.
Ironico o maturato?

Tommy Searle
Torna a casa “mazziato” sotto ogni punto di vista. Nella prima manche lo abbandona la moto (motore in fumo) nella seconda la gomma posteriore (uscita dal cerchio come quella di Herlings il sabato). Rientra ai box disperato, aspetta il cambio ruota e riparte nel tentativo di prendere qualche punticino ma si arrende demoralizzato. Alle gocce di pioggia della Lettonia, sul suo viso, si sono mescolate le lacrime di rabbia e di sconforto per aver perso il “treno” per il titolo mondiale. Herlings è a + 41 punti.
Rassegnato

Arnaud Tonus
Perso nel fango lettone. Uomo mercato con richieste da capogiro, lo svizzero non riesce a farsi vedere nell’intero week end di Kegums. Contratto firmato o quasi (altri 2 anni con Dixon) dovrà dimostrare qualcosa di più.
Non pervenuto.

Alessandro Lupino
Inizio di GP buono, mezza prima manche ottima, poi quasi il nulla. Quando doveva fare il “click” per attaccare i migliori (era addosso a Tonus in nona posizione), perde terreno e chiude dodicesimo ma con un distacco di 1’20”. Nella seconda manche fa a “cazzotti” con il tracciato e da nono chiude la prova al decimo posto ma distaccato di oltre 2 minuti.
Deconcentrato

Zecchina, Cervellin, Monticelli
Semplicemente fuori dai giochi. I nostri giovani arrancano nel fango lettone, chi con problemi fisici (Zecchina) chi con problemi tecnici (Cervellin e Monticelli) in vista di giorni migliori. Forza ragazzi, il futuro dell’Italia in MX siete voi.
Siamo sempre fiduciosi.

 

 

 

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