Giunge il comunicato ufficiale della firma di James Stewart con Suzuki: di seguito le considerazioni del nostro Airtime, che da parecchio non si faceva sentire, ma che non ha perso il vizio di dire le cose senza peli sulla lingua.

“Yoshimura Suzuki Racing è lieta di annunciare la firma di un contratto pluriennale con effetto immediato con il famoso campione di Supercross e Motocross, James Stewart che nelle prossime stagioni, sarà in sella alle Suzuki RM-Z450 e debutterà in 19 Maggio in occasione del primo round della stagione AMA Pro Motocross Championship 2012 a Sacramento.”


Recita più o meno così il comunicato stampa rilasciato da Suzuki e da Yoshimura con tanto di commento del Presidente Sig. Don Sakakura.
Se qualcuno aveva stracciato i maroni per la mossa di KTM, quando a metà campionato si assicurò i servigi di un certo Marvin Musquin, abbandonato al suo destino da una Honda che al momento non disponeva di un portafoglio con qualche migliaio di Euro per supportare il pilota che, da privato in un team quasi a gestione famigliare, portava la tabella rossa sulla sua CRF se qualcuno aveva trovato da ridire quando sempre KTM aveva strappato Kenny Roczen a Suzuki in modo giudicato “poco ortodosso”, promettendogli un futuro a stelle e strisce se qualcuno ha osato criticare Ken de Dycker per l’improvviso passaggio ad un team ufficiale dopo aver capito che sulla moto in cui aveva poggiato il fondoschiena per 15 mesi, non era previsto alcun sviluppo tecnico, se qualcuno eccetere eccetera, non potrà esimersi dal commentare l’ennesima puntata della “storia infinita” di James Stewart e del suo enturage che, non trovata la quadra della sua Yamaha (causa ufficiosa), sotto contratto con la casa di Iwata, prova un’altra moto vestendo nel periodo di carnevale i panni di un altro pilota per fare dei test segretissimi (si esatto, avete letto bene, e non sono buffonate di qualche saccente che si erge a editore della rivista della parrocchia), poi lascia il team che ha fatto di tutto per supportare ed assecondare ogni genere di capriccio da star dei reality, ed approda con soddisfazione di tutti ad una nuova squadra, con cui è certo di vincere, tanto che strappa un contratto principesco e pluriennale ad effetto immediato, tanto che tra pochi giorni sarà già pronto per schierarsi al via del AMA Pro Motocross a bordo della Yoshimura Suzuki RM-Z450, dopo aver “usato” innumerevoli volte la scusa della mancata messa a punto della sua Yamaha a causa di pochi test effettuati, con l’appellativo di “uomo più veloce del pianeta”, tanto che nel suo curriculum ci sono una lunghissima lista di successi, ma sono omesse le incredibili musate che l’abbronzato (passatemi anche questa) pilota della Florida, ha tirato tutte le volte che ha cercato di battere un certo Ricky “the goat” Carmichael, tutti i voli assurdi di cui si è reso protagonista quando in pista, solo annusava il sudore di qualche pilota che avrebbe potuto sporcargli la sua tabella numero 7. Sono omesse le sua manovre al limite del regolamento, quando radeva al suolo incolpevoli piloti come birilli, perché esagerando perdeva il controllo della moto e diventava pericoloso per se e per gli altri. Chiedete ad RC4 cos´ha pensato quando ha sentito le ruote di una Kawasaki, planare sulla sua schiena. Il buon Ricky, in quell´occasione vedendo JS in terra dolorante, probabilmente non ha voluto infierire, ma sicuramente avrebbe voluto fargli un disegnino e mostrargli come si incrociano le traiettorie senza essere un Kamikaze.
Ora si ricomincia da zero: un reset, un colpo di spugna su capricci, cazzate di ogni tipo, risse nel paddock, arresti, ecc. Ora James Stewart, entrato a far parte del team Suzuki, ha incontrato lo Spirito Santo e ieri si è emozionato nel conoscere il nuovo team, che per magia e senza troppi test gli fornirà una moto perfetta per il National, corre gratis o per pochi spiccioli, qualcuno vuole far credere che ci ha rimesso pure un sacco di soldi, tanto che non si può più permettere per fare il pieno alle Supercar che colleziona nel garage, in quella casetta da quattro dollari in cui vive e gira reality, e promette “rigore” nel gestire la sua nuova carriera, in un team che ha un bisogno disperato di una superstar.
Bella parole, ricordano qualcuno che gli italiani non sopportano, che avrebbe dovuto cambiare l´Italia, ma non ha cambiato nulla, tanto che molti pensano che sia un cazzaro…

Prossimo obiettivo, centrare Ryan Dungey e la sua KTM?
In bocca al lupo a James e, che sia la volta buona.
In bocca al lupo alla Suzuki, perchè se James non vincerà, la colpa sarà della moto…

Nulla di personale… Amen.

 

by Airtime

che vede le cose per quello che sono e non ha paura di dirlo

 

 

 

 

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