Chad Reed a Glen Helen, voleva essere in pista, ma non ce l’ha fatta. Perché? Semplice: se la benzina speciale che si usa negli USA sarebbe anche passata al controllo, chiudendo uno o due occhi, la sua moto non avrebbe passato la fonometrica, dato che negli USA il limite è più alto che nel mondiale e non ci sarebbe stato il tempo materiale per provare nuovi materiali per la gara.
Per rimediare a tali intoppi, che tengono lontani anche i team americani più importanti, i tre promoter più importanti del pianeta, in rappresentanza di FIM ed AMA, rispettivamente Youthstream per il Campionato del Mondo, Feld Motorsport per il Supercross ed MX Sports per il National, si sono incontrati ed hanno cercato di trovare uno standard tecnico che possa essere condiviso da tutti ed applicato a partire dalla prossima stagione. Si è discusso di peso minimo, decibel e ottani. Di sicuro, c´è da ridurre il rumore: dopo una giornata al mondiale, se non si è lontani da dove passano le moto, le orecchie “fischiano” o fanno male, figuriamoci al Supercross: per avere un´idea basta pensare al Supercross di Genova, dove le 4T spaccano veramente i timpani.
Non si sa bene a cosa poterà questo incontro, ma di certo è un passo avanti per cercare di dare almeno lo stesso regolamento tecnico a tutti i campionati, con la speranza, magari già dal 2012 che qualcuno rimetta in palio i 100.000 dollaroni per il vincitore (americano) del GP USA e che nessuno abbia più la scusa tecnica per non partecipare al GP.