63° Red Bull FIM Motocross delle Nazioni: 1986, l’ultima volta in Italia, i ricordi e i pronostici dei protagonisti di allora Michele Rinaldi, Corrado Maddii e Massimo Contini.

Come è ormai noto a tutti i motociclisti e agli appassionati il 3 e 4 ottobre prossimi l’Audodromo Daniel Bonara di Franciacorta si disputerà l’edizione 2009 Red Bull FIM Motocross delle Nazioni, l’evento che da 63 anni contrappone le squadre nazionali dei Paesi motociclisticamente più forti al mondo.

Il Red Bull FIM Motocross delle Nazioni torna in Italia dopo ben 23 anni di assenza, l’ultima edizione tricolore si corse a Maggiora nel novarese il 21 settembre 1986, con vittoria degli statunitensi, l’Italia giunse al terzo posto, grazie ad una formazione composta da tre formidabili atleti, il parmense Michele Rinaldi, l’aretino Corrado Maddii e il varesino Massimo Contini. Tre personaggi dal forte carisma, rimasti nell’ambiente con ruoli importanti, Michele Rinaldi è titolare del pluri iridato team Yamaha Motocross, Corrado Maddii gestisce da anni una blasonata scuderia mentre oggi è impegnato nel valorizzare il figlio Marco, Massimo Contini è responsabile del settore motocross della Polizia di Stato. Li abbiamo incontrati alla vigilia dell’appuntamento in Franciacorta per avere opinioni e ricordi su quella strepitosa gara di Maggiora, entrata nell’immaginario collettivo come la summa del motocross moderno e un pronostico sul Nazioni 2009.

 

Michele Rinaldi «Al Motocross delle Nazioni del 1986 corsi nella classe 250cc alla quale ero passato dopo aver vinto il titolo mondiale della 125cc nel 1984, erano gli ultimi anni della mi carriera che si chiuse l’anno successivo lottando per il mondiale con Jacky Vimond e Heinz Kinigadner. Al Nazioni di quell’anno l’America era la squadra da battere, avevano i migliori piloti, il team più forte, soprattutto avevano una tecnica motocrossitica totalmente differente e molto più evoluta della nostra. Io allora andavo forte, ma noi italiani e in genere le atre nazioni europee faticavano a mettere insieme una squadra con 3 piloti di alto livello, gli americani si presentarono invece con una squadra senza punti deboli con Johnny O’Mara, David Bailey e Ricky Johnson tutti e tre di livello molto più alto di noi nelle singole cilindrate. Il nostro terzo posto fu un grande risultato. Non vincemmo nemmeno una manche ma salire sul podio davanti al pubblico di Maggiora fu bellissimo ed ebbe un valore doppio per la nostra immagine e le nostre carriere. Passando all’edizione di quest’anno, per il Team Maglia Azzurra molto dipenderà dalle caratteristiche del tracciato che è stato realizzata all’interno dell’Autodromo. Sicuramente non sarà la tipica pista italiana con grandi salite e terreno duro, come fu Maggiora. Per questo gli italiani non avranno particolari vantaggi dal fatto di ‘giocare in casa’, ma la formazione di quest’anno (David Philippaerts, Antonio Cairoli e Davide Guarneri ndr) conta su tre piloti molto forti. In teoria l’Italia può ottenere un grande risultato, può anche vincere, molto dipenderà però dal tipo di mentalità con la quale i singoli piloti si presenteranno al via della gara».

 

Corrado Maddii «Il 1986 per me fu un anno strano. Inizialmente dovevo correre in 125cc, quell’anno io ero un pilota Kawasaki, la Casa all’ultimo minuto decise però di passarmi nella 500cc dove si pensava io potessi essere competitivo. Affrontai la stagione con una moto praticamente di serie. Non avevo nessuna esperienza con la mezzo litro, dovetti cambiare completamente stile di guida vista l’enorme differenza di potenza, mi aiutò il fatto di aver studiato i grandi Campioni della 500cc di allora come Thorpe e  Malherbe. Così anche al Nazioni corsi con la 500cc. A Maggiora ottenemmo un terzo posto che era il massimo per noi. Così salimmo sul podio con gli americani e gli inglesi, l’obiettivo che la Federazione Motociclistica Italiana ci aveva chiesto. Disputammo tre belle manche sostenuti da un pubblico che poche volte ho rivisto, fu uno dei migliori risultati di sempre del Team Italia al Motocross delle Nazioni. Parlando di Franciacorta 2009, posso dire che da italiano mi auguro che il Team Maglia Azzurra possa trionfare. La pista probabilmente favorirà gli americani più abituati a correre sui circuiti artificiali del Supercross. Vedo l’Italia sicuramente sul podio, mentre l’America è la nazione da battere, un team che si è dimostrato fortissimo nelle due ultime edizioni del 2007 e 2008 dove gli Usa hanno vinto a mani basse ».

 

Massimo Contini «Nel 1986 correvo con la Cagiva, i miei compagni di squadra erano Strijbos, Vehkonen e Van De Berk, io ero il meno veloce tra di loro soprattutto sulla sabbia, ma disputai ugualmente un buon Campionato mondiale della 125cc per questo fui selezionato per il Nazioni insieme a Rinaldi e Maddii che erano i miei maggiori rivali in quegli anni nella ottavo di litro. Alla fine venne fuori un bel risultato, frutto  dell’affiatamento del nostro gruppo e alla spinta del pubblico che mi aiutò moltissimo, soprattutto nella mia seconda manche. Un podio al Nazioni è sempre un podio e non credo che fosse umanamente possibile ottenere di più. Fu uno dei migliori risultati di sempre del Team Italia e tutto l’ambiente ci riconobbe l’importanza di quel traguardo. Per quanto riguarda l’edizione 2009 posso dire che vincere il Nazioni è una impresa difficile da realizzare, ma quest’anno i nostri azzurri hanno una opportunità concreta. Sono sicuro che il Team Maglia Azzurra sarà sul podio e avrà ottime chanches di vittoria. Non resta che attendere il 4 e 5 ottobre per godersi lo spettacolo e vedere cosa succederò in pista…».