Ci siamo: nel fine settimana in arrivo, cadrà il primo cancello di partenza del Campionato del Mondo di Motocross 2009 e dopo molti anni, l’Italia ha l’onore di ospitare l’evento.
La prima prova del “Mondiale” ha sempre un sapore un po’ speciale e gli appassionati che saranno a Faenza, magari già da venerdì, se ne accorgeranno sicuramente.
Ci sono le presentazioni dei team, magari legati a nuovi sponsor che si svelano solo alla vigilia, come capitò lo scorso anno per il Team Rinaldi, ci sono le squadre al completo, ci sono le moto parcheggiate fuori dalle tende dei teams per essere fotografate dai giornalisti che poi scriveranno i loro pezzi per descrivere le “Factory”, ci sono tutti i giornalisti più quotati, c’è attesa… Nel prossimo week end ogni pilota ed ogni team metterà le sue carte in tavola, nell’attesa spasmodica di confrontarsi con gli avversari, nella prima gara dell’anno dove le pretattiche lasceranno posto alla volontà di vincere.
Proviamo quindi a capire chi saranno i possibili protagonisti, dando particolare risalto alla MX1, che vedrà in pista il Campione del Mondo in carica, David Philippaerts, ed uno dei piloti più forti del pianeta, Tony Cairoli, entrambi italiani, entrambi su Yamaha, ma in due teams diversi, diversi nel colore della moto, diversi per quanto riguarda lo sponsor principale, diversi nello stile di guida e nel modo di approcciarsi ed intendere la gara, diversi in tutto e per tutto, avversari-amici che dovranno accendere il tifo degli italiani, che si spera, vorranno supportare entrambi i nostri alfieri, senza alcuna preferenza.
5 Max Nagl: l’infortunio patito da poche settimane sicuramente peserà sull’inizio del Campionato. Ha saltato buona parte delle prestagionali ma nostro avviso Max non sarebbe stato comunque tra i piloti che possono puntare al titolo.
6 Josh Coppins: il neozelandese se è in giornata (Montevarchi) va a mille, ma poi si spegne, forse non ci crede più. Dopo la caduta di Loket che gli ha fatto perdere il titolo 2007, Josh non è stato più lo stesso pilota che sapeva sia accontentarsi di un piazzamento, sia attaccare per vincere, appena vedeva una piccola possibilità. Ne riparleremo dopo le prime gare.
7 Jonathan Barragan: si è un po’ nascosto in questa fase prestagionale, ma a Odolo in occasione degli Internazionali ha fatto vedere di esserci. Pilota assolutamente imprevedibile, capace di stare al comando per mezz’ora e poi buttare la gara per uno stupido errore, fa dell’incostanza la sua tattica peggiore per non essere tra coloro che effettivamente partono per portare a casa il titolo.
8 Tanel Leok: è il pilota che non andava perso di vista durante gli ultimi minuti della qualifica, perché il suo ingresso in pista lasciava intendere 1 o 2 giri a fuoco, per staccare la pole. Buon pilota a cui fino ad oggi è sempre mancato il lampo che lo illuminasse definitivamente. Arruolato nel Team de Carli come scudiero a Cairoli, ha esperienza da vendere, ma non ci sentiamo di inserirlo tra i pretendenti al titolo 2009. Attendiamo di essere smentiti.
9 Ken de Dycker: forse il pilota più brutto da vedere in sella ad una moto da cross, per il suo fisico enorme. Guida la 450 di forza, spostando gli appoggi di ogni curva quando si corre sulla sabbia, e governa la sua Suzuki con una facilità disarmante quasi guidasse una bicicletta. Nel 2008 era in lizza per il titolo, ma l’incostanza di rendimento e qualche “sbruffonata” ai danni di Philippaerts gli hanno fatto perdere molti punti di gradimento e molti punti in classifica. E’ tanto imprevedibile quanto incostante, capace di gare splendide, ma anche di cali fisici imbarazzanti per un pilota professionista.
11 Steve Ramon: e’ stato capace di portare a casa 2 titoli vincendo un solo GP. Fa della costanza e della regolarità la sua arma migliore ma non entusiasma mai. In una stagione in cui almeno 10 piloti dichiarano di voler vincere almeno un GP, deve dare di più se vuole essere apprezzato di più. Nonostante tutto Steve sarà uno dei pretendenti al titolo proprio perché la sua caratteristica è di essere sempre nelle posizioni alte della classifica di ogni manche.
12 David Vuillemin: non ce ne voglia il Cobra, ma per quanto visto fin’ora non ha più l’età per lottare con tutti questi galli e cercare di portare a casa il titolo. Segnare qualche podio nel suo score potrebbe essere un traguardo più che positivo.
14 Marc de Reuver: se il Mondiale si corresse a Loket, non ci sarebbero dubbi che il Campione del Mondo sarebbe lui, il “Pastrana” d’Europa, il cavallo pazzo del Mondiale Motocross. Inavvicinabile sulla sabbia, il simpaticissimo Marc è ancora troppo incostante sugli altri terreni per puntare al titolo. Ma da lui, ci si può veramente attendere di tutto.
19 David Philippaerts: è il pilota che si presenterà dietro al cancello di Faenza, forte del titolo di Campione del Mondo 2008. David in queste prestagionali ha messo in luce una forza ed una lucidità impressionanti. David sembra addirittura più forte dello scorso anno, probabilmente consapevole della sua forza, al momento è secondo noi il pilota da battere. La moto ed il team sono considerati il miglior “pacchetto” disponibile. Il pilota è carico e concentrato e partire alla grande a Faenza potrebbe essere un’ulteriore iniezione di fiducia. Ed allora per gli altri sarebbero dolori. Lo scorso anno ci ha abituati a dei recuperi entusiasmanti, durante questo periodo ha lavorato duro per poter migliorare le partenze. Se David vuole fare di più dello scorso anno (ripetere la stagione sarebbe già un risultato su cui metterebbe sicuramente la firma…), può solo vincere qualche manche e qualche GP in più.
90 Sebastien Pourcel: Seb si presenta al via del Mondiale in netto ritardo di preparazione a causa di un infortunio alla spalla. Sicuramente velocissimo sulla maggior parte dei terreni, dovrà cercare di finire le prime gare senza perdere troppo contatto dalla vetta per sferrare l’attacco nella seconda parte del campionato, quando la sua velocità, ma soprattutto la sua tenuta, saranno tali da permettergli di tornare a lottare per la vittoria.
100 Kevin Strijbos: a Mantova ha stupito, ma era già entrato in forma, o quantomeno era in forma più degli altri. Nelle altre prestagionali non ha di certo sfigurato ed ha vinto parecchio in ogni situazione. Kevin deve riscattare la sua stagione 2008, e sulla Honda del Team di Paolo Martin, a nostro avviso è uno dei maggiori pretendenti al titolo 2009.
211 Billy Mackenzie: da qualche stagione passa alla ribalta più per le sue entrate al limite che per i risultati. Vera testa matta, ci ha abituati alle gare da gambero e visto che non si corre in Giappone, non vediamo per Billy molte possibilità di stare nei piani altissimi della classifica.
222 Tony Cairoli: è partito in sodrina, a Mantova non ha avuto una giornata positiva, poi ha preferito restare in terra italiana per cercare di carpire i segreti della 450 ed è migliorato gara dopo gara. A Odolo però l’abbiamo visto andare forte e schizzare fuori dalle curve, leggero come una libellula, piegare come se sotto alle chiappe avesse il tuo trattorino. Non è ancora al 100% della forma ed ha bisogno di rodare per ritrovare la “gara”, ma in diverse occasioni abbiamo apprezzato lo stile di guida di cui Tonino è stato dotato da madre natura. Se all’inizio saprà dominare il suo istinto, nella seconda parte della stagione Tony sarà uno dei protagonisti indiscussi. Da un pilota così si potrebbe pretendere troppo, ma i tifosi italiani dovranno avere pazienza e dare tempo a Tony di capire la 450 ed il ritmo del Mondiale MX1. Appena ciò si verificherà, saranno dolori per tutti. Poi, da un Campione del genere è lecito attendersi ogni tipo di risultato.
Nella MX2, lo scenario è totalmente nuovo. I tre “rraggiungibili” del 2008, non ci sono pù: Cairoli è in MX1, Rattray e Searle sono negli USA.
Il grande favorito, almeno sulla carta, è Shaun Simpson, unico pilota che lo scorso anno, in diverse occasioni è stato un grado di tenere il passo degli scatenati mattatori dell’edizione 2008. La sua KTM dovrebbe essere supercompetitiva, nelle prestagionali il giovane inglese è andato forte, bisognerà vedere come reagirà sotto pressione. Alle sue spalle un lotto di pretendenti tra cui Nicolas Aubin, Rui Goncalves, Paulin Gautier, Anthony Boissiere, Marvin Musquin, Pascal Leuret, Jeremy Tarroux, Jeremy van Horebeek, Zack Osborne, solo per citare quelli più attesi. Italiani? Le nostre speranze sono riposte i Manuel Monni, fresco Campione degli Internazionali e Davide Guarneri. Alex Lupino, Deny Philippaerts e Marco Maddi, hanno ancora bisogno di rodare per dare il meglio. Per Manuel Monni, una stagione che parte bene, in cui il Perugino può fare molto ma molto bene, per quanto riguarda il bresciano, non ce ne voglia il simpatico “Pota”, deve prima trovare serenità: la sfortuna non può essere sempre tirata in ballo se è il pilota a non essere lucido e sereno nel valutare tutte le situazioni che gli si pongono giro dopo giro in pista. Davide a Odolo ha veramente regalato il titolo a Monni, che naturalmente ringrazia e sfrutta per caricarsi ancora di più in vista della prima prova di Faenza. Davide Guarneri va forte ed ha avuto diverse occasioni per dimostralo, ma non deve strafare: auspichiamo che i due alfieri Yamaha, partendo da Faenza prendano consapevolezza dei propri mezzi e completino una stagione di altissimo livello, per una crescita sportiva e professionale che ormai tutti si attendono.
Insomma, questo fine settimana a Faenza, parte il Campionato del Mondo di Motocross e l’Italia parte messa molto bene, puntando senza mezzi termini ad evitare che il titolo della MX1 torni nelle mani dei soliti belgi, ed in MX2, con l’obiettivo di essere protagonisti.
Non ci resta che darvi appuntamento in Romagna e…