Qualche giorno fa GasGas aveva diramato un comunicato ufficiale in cui ringraziava Taddy Blazusiak per i successi riportati e per il ruolo di ambasciatore del gruppo: il polacco plurivincitore nel Trial e nell’Enduro è diventato pilota factory della Stark Future.
Nei giorni scorsi sul web, si era dato molto risalto alla partecipazione di Blazusiak alla prima prova del Campionato SuperEnduro di Lievin nell’estremo Nord della Francia ma, anche se la moto elettrica ha preso il via al Paris Supercross e Honda ha portato al debutto la sua CR elettrica nel campionato giapponese, il regolamento della Federazione Internazionale non ne permette la partecipazione.
Di conseguenza, moto e pilota non sono stati ammessi alla gara generando una forte polemica con delle dichiarazioni da parte del gruppo Stark, riguardanti uno scambio di mail tra società e FIM che avrebbe prima dato il via libera alla partecipazione, negando la possibilità di accedere alla gara solo poche ore prima dell’evento.
Blazusiak ha dichiarato a SPEEDWEEK.com dopo il suo arrivo a Lievin: “Non so cosa sia successo. Sono un pilota e sono qui per correre. La mia squadra era autorizzata a correre e la moto era autorizzata dalla FIM. Questa settimana ci sono state improvvisamente delle nuove regole. Sono state comunicate al team giovedì sera e hanno detto che la moto non era autorizzata. Si tratta ovviamente di una situazione inaccettabile. Sono venuto qui, la squadra è venuta qui e ora non siamo autorizzati a correre. È un disastro assoluto per la mia squadra, per me, per gli sponsor, per lo sport nel suo complesso, per i tifosi, semplicemente per tutti”.
Sul web possiamo leggere molti commenti che vanno dalla mancata immatricolazione della moto (si correva all’interno di un palazzetto), alla sicurezza in caso di una problematica alle batterie, a varie ipotesi, sinceramente molto fantasiose.
Il regolamento FIM parla chiaro, come si è arrivati a questo pasticcio?
Attendiamo gli sviluppi e vi aggiorneremo.