Di Offroad ProRacing.
Fresco della consegna del casco d’oro di Motosprint per la conquista del Gran Premio delle Nazioni del 2021, ritirato martedì sera a Rimini insieme agli amici Antonio Cairoli e Mattia Guadagnini, Alessandro Lupino con la sua Beta Motors, insieme al suo compagno Ben Watson, sarà uno dei protagonisti “Factory” degli Internazionali d’Italia MX e della stagione 2023 della MXGP. Abbiamo fatto una chiacchierata con lui per spere come stanno andando le cose in vista delle prime gare stagionali.
“Ciao Alessandro, complimenti per il casco d’oro di Motosprint, come sta andando la tua preparazione?”
“Grazie! La preparazione sta andando molto bene, abbiamo messo a punto la moto e sono due, tre mesi che sto facendo un bel lavoro. Adesso mi sento bene con in sella, fin qui abbiamo fatto tutti i passi nella direzione giusta: palestra, moto e allenamenti in Sardegna; insomma tutto sta andando come abbiamo pianificato e sulla moto mi sento al 70%.”
“L’anno scorso è stata una stagione davvero difficile, come ti trovi ora con il tuo nuovo compagno?”
“L’anno scorso è stata la peggior stagione della mia vita, anche perché venivo dalla mia migliore; sono stato sempre male, ho lottato con i postumi dell’appendicite e ho fatto davvero sempre molta fatica. Ora però mi sono messo a posto, quest’anno abbiamo un team ufficiale, sempre con Beta Motors ma in una squadra diversa. Con Ben (Watson ndr) stiamo facendo un bel lavoro perché è un ottimo compagno di squadra col quale ci spingiamo a vicenda. Ci alleniamo insieme e penso che questa sarà la chiave per migliorare il passo, perché se hai un buon riferimento in squadra, sulla tua stessa moto, puoi crescere di più.”
“Hai citato il tuo nuovo team, una vecchia conoscenza per te…”
“Si, con Marchetti ho vissuto la mia miglior stagione nel 2021, il loro è un team familiare che però per i piloti da il 100% ed è molto professionale. Non a caso con loro ho ottenuto i miei migliori risultati, perché mi hanno dato tutto e io li ho ricambiati nello stesso modo. Lo stanno facendo anche adesso, sia con me che con Ben e ci supportano in tutto, dandoci quello di cui abbiamo bisogno per ottenere buoni risultati.”
“Gli Internazionali d’Italia sono alle porte, quest’anno si andrà a Ponte a Egola e ad Arco di Trento, due piste che fanno per te, cosa ne pensi?”
“Fare due gare sul duro per me è ottimo, anche perché fino ad ora ci siamo preparati molto sulla sabbia e in questo modo abbiamo modo di rifinire anche la nostra preparazione sui terreni duri. Forse siamo un po’ più a rischio col meteo ma sono sicuro che correre su questi due tracciati richiamerà anche più pubblico degli ultimi anni, perché sull’isola era più difficile raggiungerci e c’erano meno piloti di quelli che si sono iscritti quest’anno. Gli Internazionali d’Italia sono importanti per verificare alcune cose sulla moto, per finalizzare la preparazione e per confrontarsi con gli altri e capire il proprio livello, anche se ci sono sempre piloti che danno il 100% e altri che magari si tengono un po’ nascosti. Ad ogni modo in vista del mondiale è una gara da fare che regala un grande spettacolo al pubblico che se non può venire in pista ci può comunque seguire in diretta streaming da ovunque nel mondo.”
“Allora viva il Lupo e a presto!”
“Viva il Lupo, sempre!”