Era la metà di Marzo 2018 quando in un comunicato MX Sports, rendeva noto che di comune accordo con AMA, non avrebbe permesso la partecipazione alle gare di Loretta Lynn (AMA Amateur National Motocross Championships) con moto elettriche, fino a nuove indicazioni.
Non abbiamo avuto modo di trovare e leggere nello specifico i regolamenti, ma da quanto ci viene riferito, da quel comunicato, le moto elettriche non possono prendere il via alle gare insieme alle moto con motore tradizionale. MX Sport ed AMA, avrebbero lavorato per sviluppare un regolamento in modo che questi mezzi, avressero potuto trovare il loro spazio. Il divieto era stato imposto per il fatto che le moto elettriche portano una nuova tecnologia nelle competizioni MX, che 4 anni fa doveva ancora essere capita per creare dei regolamenti e delle strutture adeguate, dopo aver messo a confronto la tecnologia dei motori a scoppio e quelli elettrici dal punto di vista delle prestazioni. Solo a quel punto si sarebbe potuto redigere un regolamento e prevedere delle categorie.
All’epoca, Alta Motors aveva appena comunicato il lancio del modello Redshift MXR, moto elettrica studiata e realizzata per competere con le moderne 450 4T.
I dati tecnici lasciavano senza parole, 42 cavalli una coppia di 57 Nm e 117 Kg di peso e solo 90 minuti per la ricarica della batteria. Redshift MXR prese il via a diverse competizioni internazionali di grande impatto come il Erzberg Rodeo e la Red Bull Straight Rhythm ma le limitazioni ed i divieti imposti, furono una delle cause della chiusura dell’azienda, acquisita dalla canadese BRP Inc. (Bombardier Recreational Products) titolare di Ski-Doo, Sea-Doo, Can-Am, Lynx, Evinrude, Rotax, Manitou e Alumacraft, dichiarando di non avere alcun interesse a riavviare la produzione di Alta Motors.
Ora Ken Roczen, prova la Stark Varg ed il web si mobilita pensando ad una partecipazione del tedesco al Supercross che a meno di improbabili modifiche al regolamento o concessioni molto particolari, non ci sarà.
Perché diciamo questo? Il potere contrattuale di MX Sports Pro Racing (il promoter del campionato outdoor MX americano) e Feld Motor Sports, Inc. (quello del Supercross), è talmente potente che nessun factory team ha preso parte al WSX a salvaguardia dei due campionati che i due promoter gestiscono, incassando anche l’appoggio al nuovo “Super Moto Cross. Perché ora i promoters dovrebbero aprire le porte dei loro campionati e minare gli equilibri esistenti con le case costruttrici?
Politica, denaro? Nel 21° secolo lo sport è anche questo ed i contratti servono a salvaguardare in modo reciproco gli interessi delle parti. Da un lato Stark Future che vuole ritagliarsi il suo spazio, dall’altro le case costruttrici tradizionali (con sicuramente qualche progetto “E” già pronto), che non desiderano cedere quote di mercato.
Stiamo a vedere cosa succede, ma di certo, un Ken Roczen che salta da una moto all’altra, in virtù della sua posizione dichiarata di “freelance”, che si esprime in modo poco elegante sui social, non ci piace molto…
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