Stavolta sono stati gli italiani ad “esercitarsi”, nel vero senso del termine, in suolo statunitense con una vera e propria gara disputata sul mitico tracciato californiano di Glen Helen.
Dopo esservi approdati per una sessione di allenamento proprio giovedì scorso, i giovani piloti della pattuglia azzurra sotto la guida “in pista” di Andrea Bartolini e Bader Manneh, mentre ai lati del tracciato Max Bartolini impartiva altri preziosi consigli, si sono presentati, domenica, per una delle tante e frequenti gare che si disputano sui circuiti americani. Tutti i ragazzi, nessuno escluso, hanno preso parte a questa manifestazione, nelle varie e distinte categorie che, come di solito, raccolgono centinaia di piloti. Questo per rafforzare la filosofia della trasferta americana che vuole, prima di ogni altra cosa, ampliare il bagaglio di esperienza a questi giovani rappresentanti della scuola italiana di motocross. Sveglia di buon mattino (le 4,30) per arrivare in tempo per le iscrizioni alla gara che si svolge nella sola giornata di domenica con la presenza di oltre 600 conduttori divisi in 20 categorie. E´ arrivato il momento della verità per i piloti italiani negli Stati Uniti: quello della prima gara. Al nostro arrivo al circuito di Glen Helen c’era tantissima gente che aspettava: contrariamente all’Italia, qui tutti devono pagare un biglietto di ingresso al circuito, piloti compresi. Ben 42 le manche effettuate! Provate quindi a pensare come avremmo fatto noi in Italia ad organizzare un evento simile!
Per la classe 85 i due nostri portacolori, Lupino e Del Segato, hanno preso parte alla categoria Superminicross: il primo ha ottenuto un 15° ed un 10° posto, mentre Del Segato due dodicesime posizioni. Nella categoria Schoolboy, quella con età che va dai 14 ai 16 anni, Mauro Fiorgentili si è piazzato al 15° e 10° posto, dovendo però combattere con le più perforanti 4 tempi.
Nella classe 125 Pro (dove gareggiano le 125 2T e 250 4T) vi hanno preso parte Pellegrini, Philippaerts, Bertuzzo e Martini. Una sola manche disputata per tutti, dove il miglior piazzamento l’ha fatto registrare Pellegrini, giunto terzo, dopo aver navigato anche in seconda piazza. Quarto Philippaerts, autore di una brillante partenza, mentre Bertuzzo, più attardato, non è mai entrato in gara. Martini, invece, è stato costretto al ritiro per un guasto meccanico mentre navigava nelle retrovie.
Nella 250 Pro (250 2T e 450 4T) il veterano del gruppo, Salvini, ha ottenuto un secondo posto.
Come prima gara, il giudizio complessivo è positivo, sia sotto forma di esperienza accumulata, sia come apprendistato delle regole di un paese come gli Stati Uniti in cui si corre in maniera decisamente diversa rispetto all’Italia.
Un’ottima lezione dunque!