Il mondiale motocross si avvicina a grandi passi verso quello che sarà il classico giro di boa. Dopo l’annullamento della prova messicana, sono rimasti 17 i GP del calendario 2013 e oltre un terzo di stagione è gia “andato”. Sei GP quasi senza respiro, dal Qatar al Portogallo, che hanno già delineato le situazioni delle varie classi del mondiale. Nella MX2 e nel più classico stile ciclistico possiamo senza dubbio affermare che “un uomo solo è al comando”. Come più volte detto, e il concetto non può che essere ribadito, solo Herlings potrà battere Herlings. L’olandese è stato in grado di dominare in lungo e in largo la sua categoria vincendo tutto quello che era possibile vincere e cioè, dodici manche su dodici. Il suo secondo titolo iridato consecutivo si avvicina a grandi passi e se la sua “media” seguiterà a essere cosi, costante, il capitolo sarà chiuso con molto anticipo sul GP di Lierop che decreterà la fine della regular season il prossimo 8 settembre. Lo scorso anno era stato un affare a due con Tommy Searle capace di contrastarlo fino all’ultimo, in questa stagione non si vedono all’orizzonte piloti in grado di fermare lo strapotere di “The Bullet”.
Un gradino, e molto ampio, al di sotto dell’iridato troviamo il suo compagno di squadra Jordi Tixier che, rispetto alla stagione scorsa, è migliorato notevolmente ma non in grado di impensierire il suo capo squadra. 81 punti di distacco dopo 6 GP parlano chiaro: Herlings è inavvicinabile. Al terzo posto in campionato e qui il distacco prende proporzioni quasi assurde, troviamo Glen Coldenhoff, staccato di 117 punti. Olandese, come il capo classifica, è cresciuto molto in fretta e sta dando grandi soddisfazioni alla sua nuova squadra. Dal quarto posto in poi, comincia il “campionato degli altri”. Butron, Charlier, Ferris, Anstie, Nicholls, occupano rispettivamente le posizioni fino all’ottavo posto. Piloti buoni ma non eccezionali anche se qualche “exploit” ogni tanto ce lo fanno uscire. Alle loro spalle, al momento, si è attestato Alex Lupino. Migliore dei nostri rappresentanti nella MX2 e approdato alla squadra “factory” CLS-Pro Circuit, il viterbese non ha raccolto quanto avrebbe meritato. Il vero “Lupo” si è visto in una sola occasione e guarda caso è arrivato il suo primo podio di carriera nel GP di Bulgaria dove ha corso ad armi pari con i migliori della categoria. La stagione di Alex non era partita nel migliore dei modi con un infortunio alla spalla destra patito in Sardegna nel bel mezzo della preparazione invernale. Una volta recuperato (ha saltato tutte le gare internazionali di pre campionato) Alex si è rimesso a testa bassa sulla sua Kawasaki cercando di recuperare al meglio la condizione e proprio quando sembrava esserci riuscito, il “botto” in gara
Per trovare un altro italiano in classifica bisogna scorrere la tabella fino al venticinquesimo posto dove, al momento, è piazzato Ivo Monticelli. Alla prima stagione in pianta stabile nel mondiale MX2, il marchigiano si sta comportando egregiamente anche se a volte soffre troppo qualche tracciato come successo in Portogallo. Giovane (diciottenne), Ivo ha ancora tempo per fare esperienza e da quanto fatto vedere in più occasioni (seconde manche di Valkenswaard e Sevlievo) potrebbe ambire a posizioni migliori. A chiudere il terzetto dei piloti italiani impegnati nella MX2 troviamo Giacomo del Segato che però, al momento non è stato in grado di raccogliere nemmeno un punto per muovere la classifica iridata. La sua stagione era iniziata in maniera ottima con la bella prestazione di Malagrotta agli Internazionali d’Italia dove aveva conquistato il terzo posto, ma da li in poi, non è stato più in grado di rialzare la testa per mostrare effettivamente il suo reale potenziale. La velocità per arrivare a conquistare punti non gli manca, forse pecca un po’ sulla “convinzione” e speriamo che quella arrivi il prima possibile. In una cilindrata che a oggi è paragonabile alla vecchia 125cc e dove l’Italia godeva di tradizioni e soprattutto di successi di primo livello, trovare presenti soltanto tre piloti battenti bandiera tricolore è una situazione alquanto strana. Il futuro del motocross italico dovrebbe passare da qui e per ora, con la speranza di essere smentiti anche domani, il nostro futuro non sembra molto roseo.
Se nella MX2 il dominio di Herlings ha gia dato la “sentenza” al titolo, nella classe regina non è proprio cosi, ma quasi. Tony Cairoli ha dimostrato di essere ancora una volta l’uomo da battere e lo dimostra sempre come lui sa fare. Dopo sei GP comanda la classifica con 38 punti di vantaggio che, visti nell’ottica delle restanti 11 gare da disputare possono non sembrare tanti ma che invece, soprattutto per gli avversari sembrano gradini di una scala molto ripida da percorrere verso il titolo iridato della MX1, nelle mani di Tony da quando è arrivato a questa categoria e cioè da quattro anni fa, tanti quanti sono i suoi titoli iridati conquistati in sequenza. Otto manche vinte su dodici disputate parlano chiaro, anche se a cercare il “pelo”, il siciliano nelle ultime due gare ha commesso piccole sbavature. In Bulgaria (gara 1) non è riuscito a interpretare bene il tracciato e ha raccolto il suo peggior risultato di stagione (quarto) mentre in Portogallo (sempre in gara 1) ha tentato l’attacco alla vittoria nell’ultimo passaggio rimediando una caduta e retrocedendo al terzo posto di manche. Continuiamo a ripeterlo, fa più notizia Cairoli che “perde” che gli altri che vincono e anche in questi casi è stato cosi. Onore al merito comunque per Gautier Paulin che negli ultimi due GP ha raccolto il pieno successo e si è definitivamente candidato al ruolo di “anti Cairoli” per questo 2013. Un inizio in sordina e una gara su sabbia (Valkenswaard) non al meglio, avevano fatto precipitare le azioni del francese che invece ha fatto risalire il suo titolo nelle ultime gare.
Chi invece ha perso punti e anche un po’ di smalto, è sembrato Clement Desalle capace di vincere il GP di apertura della stagione (Qatar) ma altrettanto incapace di dimostrarsi veramente all’altezza di Cairoli e Paulin. Stagione altalenante anche per Ken de Dycker che, quarta forza in campionato, ha sprecato il “capitale” accumulato nelle prime tre gare (con vittoria in gara
Per quanto riguarda invece il titolo riguardante le Monsterine, abbiamo una mezza idea di chi sia in vantaggio, ma ci riserviamo la facoltà di verificare meglio la situazione, prima di rendere nota la favorita…
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