A quanto pare tedeschi ed austriaci sono riusciti a portare avanti le trattative senza far trapelare delle informazioni ai giornali. Vi avevamo anticipato appena ieri i primi rumors e adesso arriva già il comunicato ufficiale: BMW ha venduto l´Husqvarna. L´acquirente è la la Pierer Industrie AG, società facente capo al CEO e presidente di KTM, Stefan Pierer. Le due parti si sono accordate per non rivelare i dettagli economici, possiamo solo ricordarvi che nel 2007 BMW acquistò la casa varesina dalla MV Augusta per 93 milioni di euro.
Nel comunicato BMW spiega di volersi concentrare sulla mobilità “urbana ed elettrica”, facendo capire di non essere più interessata al fuoristrada, il settore in cui Husqvarna ha sempre concentrato tutte le sue energie.
Resta il fatto che Husqvarna utilizza i motori della casa bavarese sia per le sue moto stradali che per le 449 da motocross, enduro e supermotard, è ancora da chiarire se e come saranno portati avanti questi progetti.
Speriamo in ogni caso che la produzione delle Husky rimanga in riva al Lago di Varese nello stabilimento rinnovato proprio da BMW tra il 2008 ed il 2009.
I tedeschi se ne vanno ed arrivano gli austriaci, in meno di sei anni Husqvarna cambia un´altra volta i proprietari. Si vocifera che Stefan Pierer stia per vendere alla Bajaj il pacchetto azionario di KTM ancora in suo possesso. A questo punto sarebbe chiaro che le due case motociclistiche rimarrebbero separate, con la KTM agli indiani e Husqvarna agli austriaci.
Stefan Pierer ha saputo risollevare alla grande la casa di Mattighofen: una decina d´anni fa era sull´orlo del fallimento e nel 2012 è riuscita invece a vendere 107.142 moto, superando per la prima volta proprio la rivale bavarese… Ricordiamo poi i successi sportivi: i titoli mondiali in MX1, MX2 e MX3, il National nella 450 con Dungey, i mondiali Enduro, la Moto 3 (obiettivo centrato addirittura al debutto…) e la Dakar, che poche settimane fa ha conquistato per la dodicesima volta consecutivamente (record assoluto).
Portare Husqvarna sui livelli di KTM non sarà certo facile, ma se le due aziende rimarranno davvero separate siamo sicuri che tra un paio d´anni potremo assistere a delle sfide indimenticabili tra due marchi storici del fuoristrada europeo.
Gli appassionati non avranno che da guadagnarci sia in termini sportivi che di mercato.
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