L’intrusione del nostro AIRTIME!

 

Un argomento che inizia ad essere scottante, non avrebbe bisogno di benzina gettata sul fuoco, ma come non pubblicare un commento del nostro oscuro ed acido opinionista “Airtime”?
Era tanto che il nostro “intrusionista” non scriveva qualcosa, per cui, lo pubblichiamo, come sempre, senza censure.

Tanto fiato alle trombe, tanto ossigeno bruciato, fiumi di parole solo per sparare qualcosa e dire comunque qualcosa su Ryan Villopoto, solo per fare notizia, solo per trovare lo scoop, senza nulla di oggettivo, senza un comunicato ufficiale, senza uno straccio di intervista, dopo l’unico comunicato sensato che risale al lunedì, se non addirittura alla domenica sera del MXGP di Arco di Trento.
Finalmente qualcuno parla per levarsi da una situazione quantomeno imbarazzante, con le caricature che viaggiano su whatsapp e ritraggono il “million dollar guy” nella posa teatrale scattata alla vigilia del primo MXGP della stagione, ma con l’aggiunta di una maschera da pagliaccio. Alzi la mano chi non l’ha ricevuta!
Finalmente parla Francois Lemariey e lo fa allo Studio Show di Teutschenthal: il manager della Kawasaki, alle domande di Paul Malin ed Adam Wheeler (probabilmente concordate prima dell’intervista), quantomeno racconta qualcosa ma deve giustificare una situazione da gatto che si arrampica sui vetri. Guardate il video qui di seguito a partire dal minuto 26:45.
Lamariey smentisce che Ryan Villopoto abbia appeso il casco al chiodo e promette che tornerà in gara “presto”. Addirittura afferma che il pilota di Pulsbo è il primo della lista tra i papabili a salire sulle verdone nella stagione 2016, ma che comunque in Kawasaki ci si sta guardando attorno.
Lamariey continua dicendo che il primo MXGP Qatar, è stata come una sorta di pre-stagionale ed ammette che tutti si sono trovati in difficoltà. Successivamente tornati in Europa il lavoro è ripreso a pieno ritmo. Ryan non aveva corso una gara per dieci mesi, ha dovuto così ritrovare il ritmo. Successivamente sono stati migliorati alcuni particolari sulla moto e tutti erano consapevoli che ci fossero i presupposti per poter vincere le gare ed il titolo. Passo dopo passo Ryan ha iniziato a capire come funzionano i GP ma purtroppo è arrivata la caduta di Arco di Trento e, per quel tracciato, RV2 si era preparato a dovere su una pista simile in Francia, cercata appositamente per preparare il GP del Trentino, visto che il pilota non aveva mai corso su tracciato con quelle caratteristiche.
L’infortunio che Villopoto ha subito riguarda il coccige ed alcune terminazioni nervose, per cui è estremamente doloroso e non si possono conoscere con esattezza quali sono i tempi per il recupero.
Qui la secca smentita che Villopoto abbia già appeso il casco al chiodo: “quando Ryan tornerà sarà al 100%, non ha senso tornare prima”.

Ora lasciatemi gridare, lasciatemi sfogare… CAZZATE!
Al di à delle dichiarazioni, due considerazioni che comunque albeggiano ormai tra molti, anche tra coloro che difendevano il loro idolo a spada tratta ed ora sanno che è indifendibile. Quando la redazione ha pubblicato il primo “Up & Down” della stagione, non siamo stati di certo teneri con Ryan Villopoto ed in parecchi ci avete scritto, per dirci che non approvavate. E’ fuori di dubbio che RV2 sia uno che in moto ci sappia andare e vorrei avere almeno il 20% della capacità, del talento e delle palle, per guidare come il “rosso” della Kawasaki.
Ma da quanto dichiara il boss della Kawasaki, avevamo visto giusto. Il più forte pilota degli States, arriva alla MXGP per correre il Campionato del Mondo MX, non prende parte a nessuna delle gare pre-stagionali perchè c’è fango, fa freddo e non viene pagata la sua illustre presenza, si allena nella sunny California e prende come riferimento il compagno di squadra Tyla Rattray per capire se è competitivo. Non me ne voglia il “vecchio Styla”, ma gli anni buoni sono passati. Fa da spettatore ad una gara di Internazionali d’Italia in Sardegna, si fa vedere come una top model con la farfallina tatuata di lato alla patata, se la tira da paura e quando forse inizia a capire che questi ragazzi ce l’hanno veramente duro, le prime avvisaglie e le prime dichiarazioni prudenti.
Lemariey dice che Ryan Villopoto si è presentato alla prima della stagione che conta, sotto ai riflettori del Qatar, dopo 10 mesi dall’ultima gara, come se fosse una pre-stagionale, come se LUI si sentisse tanto superiore ed avesse tutto il tempo per recuperare l’eventuale gap, una volta “capiti” gli MXGP. E fa la figura del pivellino…
Ora non venite a dire che Ryan Villopoto non ha peccato di umiltà. Probabilmente prima di prendere il volo che lo portava in Europa, aveva già dato le dritte per la festa di Glen Helen e lasciato gli amici con un “hei guys, see you in Glen Helen”, all’ultimo MXGP della stagione, in terra amica, alla fine di una stagione che confermasse la superiorità della scuola a stelle e strisce e giustificasse le ultime batoste prese al MXoN.
Forse l’americano è stato mal consigliato, mal gestito e mal informato, ma da professionista quanto è Ryan, ha commesso veramente un errore da ROOKIE, si proprio da pivellino. La MXGP non fa sconti a nessuno neanche se ti chiami Ryan Villopoto e se arrivi in Europa con un nome così pesante, hai solo tanto da dimostrare e niente ti è dovuto. Nessuno si sposterà al primo MXGP e se partirai ultimo, nessuno ti lascerà strada e poco conta frignare se qualcuno ti ha usato come appoggio per curvare e ti ha steso. Sei uno dei 30 che partono, anche se hai il “one digit number” sulla tabella davanti, non l’hai guadagnata qui, ma negli USA per cui devi dimostrare che la meriti. E Ryan in qualche occasione ha anche dimostrato di poter tenere il passo dei primi, in qualche occasione li ha battuti, in qualche occasione è stato battuto. Probabilmente avrebbe potuto giocarsi il titolo, forse, vista la situazione infortuni, avrebbe potuto vincere.
Per quanto riguarda il 2016, è opinione di molte persone che comunque hanno un rapporto lavorativo con il team o con il pilota stesso, che Ryan voglia tornare per il MXGP di Glen Helen e forse per il MXoN, ma che non abbia la minima intenzione di correre la prossima stagione.
Saranno le montagne di dollari a convincere il pilota a rimettersi in gioco per il 2016 e rischiare che la sua carriera di pilota termini nella nebbia, dopo un’altra sonora batosta portata a casa ad opera di Cairoli, Nagl, Desalle, Febvre, senza dimenticare che il prossimo anno in MXGP di sarà anche Jeffrey Herlings, l’uomo più veloce sulla sabbia che potrebbe scrubbargli sul naso a Lommel?
Oppure Ryan accetterà di averle sonoramente prese, di aver gestito il tutto con molta superficialità, avrà imparato la lezione ed a portare rispetto per i “nostri” ragazzi perchè lo meritano tutto, perchè nel Motocross World Championship ci sono ragazzi con le palle quadrate, perchè qui ci danno tutti un gas incredibile?
Un merito a RV2 dobbiamo darlo: probabilmente i top rider della MXGP sentivano il peso del suo arrivo, si sono strapreparati e quest’anno danno gas come mai visto prima. Tocca a Ryan Villopoto capire e valutare, ma per il momento “Ryan Villopoto Vs. the World” 0-1. Il pilota che veniva per battere il mondo è tornato a casa con il culo rotto!

 

 


dal minuto 26:45