No, non ci stiamo!

Non ci piace commentare queste gare: non ci piacciono le piste che producono solo infortunati, che non danno spettacolo se non salti di decine di metri a velocità assurde e mettono in pericolo l’incolumità dei piloti.
Sabato nella sessione “time practice”, Jorge Prado ha toccato i 61.3 Km/h di media, Tim Gajser addirittura i 64.3 Km/h, in gara 2 le medie sono state di 60.1 Km/h per la MXGP e 60.2 Km/h per la MX2.
Pista monotraiettoria con qualche mega gobba qui e lì da affrontare a freni tirati solo per azzerare la velocità e per abbassare la media sul giro totalmente assurda e senza senso, quindi con pochi sorpassi se non decisi ed aggressivi in pochissimi tratti della pista, troppo veloce, scivolosa perchè troppo dura e compatta, costellata di “ammassi di terreno durissimo” in mezzo alle traiettorie da percorrere a gas spalancato, quindi ESTREMAMENTE PERICOLOSA!

Ne sa qualcosa Clement Desalle uscito malconcio in fondo ad un rettilineo da 100 Km/h con una caduta che ha gelato il sangue, ne sa qualcosa Alessandro Lupino che ha passato la notte in terapia intensiva, chiedete a Gautier Paulin che vi racconti la dinamica della paurosa caduta che fortunatamente si è risolta con una moto distrutta, o a Ben Watson che ha sentito l’anteriore perdere aderenza sulla rampa del salto, cadendo malamente senza farsi male, ad Alberto Forato che è caduto in modo simile o ancora a Tony Cairoli che si è cappottato finendo con la schiena su un ammasso di terreno durissimo, a Evgeny Bobryshev che ha visto andare via l’anteriore e farsi nuovamente male oppure a tutti quelli che hanno assaggiato la durezza della terra russa alla velocità della Supermoto.

Ci sono stati momenti di paura per Clement Desalle:

 

 

Il pilota belga inizialmente non aveva sensibilità gli arti inferiori, poi fortunatamente l’allarme è rientrato e si dovrebbe trattare “solo” di una frattura a tibia e perone, ma attendiamo conferme perchè il pilota ha già fatto ritorno in Belgio.

Guardate la caduta di Paulin Gautier…

 

 

Per quanto riguarda Alessandro Lupino, ci basiamo su quanto Federica, la moglie di Ale ha scritto su Instagram: “Ciao a tutti, sono Federica, scrivo a nome di Alessandro perchè lui non può farlo. In seguito alla caduta di oggi, ha riportato la frattura di una vertebra e dello sterno. Entrambe le fratture sono composte. A livello neurologico è tutto ok, il problema è che la rottura dello sterno ha provocato un trauma cardiaco che deve essere tenuto sotto controllo. Passerà la notte in terapia intensiva e domani i medici valuteranno se sarà stabile per poter rientrare in Italia. Ringrazio di cuore tutti quelli che lo stanno aiutando, non lasciandolo solo”.
L’ultimo aggiornamento di questa mattina, riferisce che Ale è uscito dalla terapia intensiva e si sta cercando il modo per trasferirlo in Italia nel più breve tempo possibile. FORZA ALE!

Gara sfortunata oppure pista non adeguata? Probabilmente tutte e due le cose, ma è fuori di dubbio che il tracciato di Orlyonok va rivisto e corretto, soprattutto rallentato, ma non con delle muraglie di terra che obbligano a frenare, semplicemente per abbassare la media, gran parte del tracciato va modificato. Non è possibile che una moto da cross raggiunga i 100 km/h con sassi e terra che volano e colpiscono i piloti come se fossero proiettili…
I piloti sono i nostri eroi e non ci piace vederli rischiare la vita. Dei primi 4 della classifica prima del MXGP di Russia, Cairoli è caduto malamente sabato ed ha corso acciaccato, Paulin si è schiantato in gara 1 ed ha preso delle belle botte, Desalle si è fatto male, il solo Gajser ne è uscito indenne.
Senza piloti, anche lo spettacolo va a quel paese…