Sicuramente è stato un ottimo debutto quello degli Internazionali d’Italia di motocross che, con la prova di Montevarchi hanno avuto il loro battesimo ufficiale. Infatti, gli oltre tremila spettatori presenti al Miravalle, hanno potuto assistere ad uno spettacolo sicuramente emozionante, e tutte le gare sono state altamente spettacolari oltre che emozionanti e dal risultato mai scontato sino allo sventolare della bandiera a scacchi. E’ stato il primo confronto stagionale tra i due golden boy del motocross nazionale neo pilota ufficiale KTM David Philippaerts, ed il campione del mondo della MX2 Tony Cairoli. I due non hanno deluso le attese, e sin da subito sono stati loro a movimentare oltre che monopolizzare la classe. Alla fine della giornata i due si sono divisi la posta in palio, Cairoli, ha fatto sua la prima prova, precedendo Philippaerts, che si è riscattato nella successiva imponendosi proprio davanti al campione del mondo, un successo che gli è valso anche il gradino più alto del podio nella classifica assoluta di giornata. Nella classe open, ritorno al successo dopo un lungo digiuno causa d’infortuni per il romano Claudio Federici, che passato tra le file del team Medei Motor, sembra completamente rinato. Dopo il posto d’onore della manche d’apertura nella successiva si è riscattato andando a conquistare un meritatissimo successo che gli ha valso anche il primato assoluto di giornata. Positivo anche in questa prima prova il campione 2005 degli Assoluti d’Italia Alex Salvini, che dopo il successo conquistato nella manche d’apertura, ha dovuto arrendersi anche a causa di alcuni doppiaggi che gli hanno fatto perdere terreno nei confronti del battistrada Federici.
La gara ha rappresentato anche il debutto assoluto della nuova categoria Junior Under 18, che ha visto due successi netti che non lasciano dubbi sul suo potenziale per il veneto del team Pardi-Royal Pat Pierfilippo Bertuzzo che ha preceduto il pilota locale Marco Maddii, e l’umbro Alessandro Pagliacci.


CRONACHE GARE
Junior 125 Under 18
Gara 1
Mauro Fiorgentili (KTM), alla prima uscita ufficiale con le ruote alte, è il più veloce al via seguito da Moroni (Yamaha) e Martini (KTM) ma in appena un giro la gara perde subito due protagonisti, lo stesso Rudy Moroni, che dopo una caduta riparte dal fondo del gruppo, e Michele De Bortoli (Honda) che scivola quando è terzo e perde numerose posizioni. Fiorgentili amministra la prima posizione con grande autorevolezza, prima davanti a Martini poi precedendo Pierfilippo Bertuzzo (Honda), in evidenza fin dal via. Alle spalle dei primi tre si mettono in luce Marco Maddii (Honda), in costante crescendo, e Alessandro Cavandoli (Kawasaki) mentre a guidare il gruppo è Alessandro Pagliacci (Honda). La svolta della gara si verifica a circa due terzi del suo svolgimento quando Bertuzzo perfeziona la sua incisiva azione e, sfruttando un leggero calo di Fiorgentili, passa a condurre. A sua volta Maddii, più efficace nella seconda parte della gara, recupera su Martini e riesce ad entrare in zona podio. All’arrivo il veneto Bertuzzo precede nell’ordine Fiorgentili, Maddii, Cavandoli, Martini e Pagliacci. Poi la prova fonometrica rileva una rumorosità della moto di Fiorgentili superiore al limite consentito ed il marchigiano, come prevede il regolamento, viene retrocesso di cinque posizioni in classifica.
Gara 2
Pierfilippo Bertuzzo bissa il successo di gara uno e conduce a punteggio pieno il Campionato Italiano della 125 Junior. Il portacolori della Honda ha indovinato una bella partenza, al pari dei diretti rivali e ha poi approfittato di una scivolata del battistrada De Bortoli che ha condotto per 10 giri per passare al comando della gara e restarvi fino la bandiera a scacchi. Secondo è terminato Marco Maddii, confermando la piazza d’onore della frazione d’apertura. Anche il valdarnese ha prima approfittato della scivolata di De Bortoli per avvicinarlo e poi all’inizio dell’ultimo passaggio lo ha attaccato al tornantino superandolo con facilità. A questo punto per l’ex battistrada non è rimasto altro che mantenere la terza piazza. Buona la prova di Fiorgentili che dopo un ottimo avvio ha via via perso terreno chiudendo quarto davanti a Pagliacci che ha così migliorato di una posizione rispetto alla prima manche, pur finendo la corsa con un ritardo pesante dal vincitore.
A fine gara un colpo di scena, vengono esclusi dalle classifiche per non aver portato le moto al parco chiuso, due dei protagonisti della giornata: Cavandoli e Martini.
MX2 (classe 125)
Gara 1
La spettacolare partenza vede il portoghese Goncalves (KTM) scattare davanti a Philippaerts (KTM), al francese Seguy (Yamaha) ed al campione del mondo Cairoli (Yamaha). Subito dopo Philippaerts velocissimo e deciso, “brucia” il battistrada ed al terzo passaggio è imitato da Cairoli che conquista la seconda posizione. I due giovani italiani si involano, riproponendo un duello di autentico sapore iridato, mentre alle loro spalle Goncalves prova a controllare Seguy, Guarneri (Yamaha) e Chiodi (Yamaha).
Nella seconda metà della gara Cairoli rimonta inesorabilmente e proprio nel finale scatena il suo attacco a Philippaerts. Intanto Goncalves cala vistosamente per dolori ai muscoli degli avambracci consentendo a Seguy, Guarneri, Chiodi ed al rimontante belga Caps (Honda) di guadagnare una posizione. Esattamente allo scadere della mezz’ora Cairoli cambia traiettoria e passa a condurre: Philippaerts abbozza una reazione poi si accoda. Gli ultimi due giri vedono i due giovani piloti italiani impegnati in uno spettacolare confronto che, alla fine, premia Cairoli, apparso in buone condizioni benché debilitato da una forma influenzale, davanti all’ufficiale – KTM Philippaerts e, nell’ordine, a Seguy, Guarneri, Chiodi e Caps.
Gara 2
Momenti di grande motocross al Miravalle di Montevarchi, con una gara che è stata l’antipasto di quello che si vedrà nel Campionato del Mondo. Protagonisti assoluti due azzurri: David Philippaerts (KTM) e Toni Cairoli (Yamaha) che hanno lottato spalla a spalla per oltre metà gara, alla fine vittoria dell’imolese che ha resistito ai numerosi attacchi del catanese. In classifica di campionato i due sono appaiati a 47 punti ma la vittoria di giornata va a Philippaerts in quanto vincitore di gara due.
Al verde è il francese Seguy il più lesto a prendere la testa del gruppo, con il norvegese Gundersen alle spalle abbastanza attardati gli protagonisti di gara uno, ma basta un giro per vedere Philippaerts, Cairoli e Guarneri nuovamente fra i primi. Al quarto passaggio il portacolori della KTM sferra l’attacco e passa a condurre e poco dopo lo segue anche quello della Yamaha. Intanto nel tentativo di mantenere le posizioni Gundersen scivola ripartendo molto attardato, contemporaneamente anche Seguy non resiste al ritmo infernale dei battistrada e lascia spazio Guarneri che va a occupare la terza piazza.
Dal nono giro fino alla fine della corsa è adrenalina pura, con Cairoli che ad ogni curva tenta l’attacco a Philippaerts, il quale risponde per le rime fino allo sventolare della bandiera a scacchi. Terzo chiude Guarneri che va così a completare un podio tutto italiano, quarto Seguy e quinto Chiodi.
MX1 (classe Open)
Gara 1
Il campione in carica Alex Salvini (Suzuki) si aggiudica la gara d’apertura degli Internazionali d’Italia, confermandosi in splendida forma e decisissimo a difendere la tabella numero 1. All’abbassarsi del cancello una caduta toglie subito di scena uno dei sicuri protagonisti , Cristian Beggi (Honda), che riparte ultimo.
Al comando scatta l’austriaco Michael Staufer (KTM) con alle spalle Enrico Oddenino (Honda) e uno splendido Thomas Traversini in sella alla KTM “laboratorio”.
Alla seconda tornata il piemontese molla e Traversini passa in seconda piazza e sembra insediare il leader della classifica alle spalle dei primi rinvengono Claudio Federici (Kawasaki), Salvini e Daniele Bricca (Honda) si prosegue in quest’ordine per cinque tornate, poi Traversini cala leggermente il ritmo e ne approfittano Federici e Salvini. Il bolognese è in grande spolvero tanto che alla tornata successiva supera il romano e va a inseguire il fuggitivo che raggiunge e supera al decimo giro. Poco dopo anche Federici ha la meglio sull’austriaco intanto Bricca vince il duello con Traversini e si piazza alle spalle di Staufer che non regge la pressione del frusinate e poco dopo molla. A questo punto il podio è tutto italiano, ma le sorprese non sono finite, infatti sotto la bandiera a scacchi dopo Salvini transitano Federici, Bricca e Traversini ma non Staufer, che in una caduta a poche centinaia di metri dal traguardo, riporta una forte contusione a un polso, riesce a finire la gara ma fuori dai punti. Della situazione ne approfitta l’olandese Erik Eggens (Kawasaki) che ottiene la quinta piazza.
Gara 2
Salvini (Suzuki) è velocissimo alla partenza seguito da Stevanini (Suzuki), Federici (Kawasaki) e Oddenino (Honda) mentre Traversini (KTM) e Andrea Bartolini (Yamaha) entrano in contatto alla prima curva e ripartono dal fondo del gruppo. I quattro italiani danno spettacolo alternandosi al comando: dopo Salvini, nei primi giri fanno da battistrada anche Stevanini e Oddenino, Federici si mantiene a stretto contatto e dalle retrovie risalgono gli olandesi Eggens e Verhoeven (entrambi su Kawasaki), il finlandese Pyhronen (TM), lo svedese Lindhe (KTM) ed Alex Cinelli (Honda). Dopo la bagarre iniziale, Salvini prende decisamente il comando delle operazioni e solo Federici riesce a mantenere il suo passo. I due viaggiano in testa per una decina di giri senza che il romano provi ad insidiare il battistrada. Poi, proprio nel finale, il colpo di scena: in un tornante stretto Salvini tocca un terrapieno con l’estremità destra del manubrio. Il colpo “pinza” il freno anteriore, il bolognese scivola e gli si spegne la moto. Così a Federici basta poco per assicurarsi un successo che conferma l’ottimo stato di forma già messo in mostra e la validità del nuovo abbinamento con la Kawasaki. Salvini è secondo davanti ad Eggens che non supera però la prova fonometrica e viene retrocesso di 5 posizioni. Inoltre Traversini e Bricca vengono esclusi dall’ordine d’arrivo per non aver riconsegnato la moto al parco chiuso.