Riceviamo il comunicato FMI.

La Federazione Motociclistica Internazionale ha reso noti gli esiti delle verifiche tecniche effettuate all’ultima edizione del Motocross delle Nazioni in USA.Le analisi hanno riguardato ventisette diverse componenti chimiche del carburante e quelle eseguite sulla benzina utilizzata dal nostro Michele Cervellin hanno evidenziato la presenza di un solo componente superiore al limite massimo consentito dal regolamento. La FMI ha richiesto le controanalisi su un secondo campione ma il risultato ha confermato gli esiti della prima analisi. Per questo motivo l’atleta è stato squalificato e, in base alla normativa, con lui anche tutta la squadra italiana che aveva conquistato uno straordinario secondo posto dietro alla Francia e davanti all’Olanda.
Amarezza e rammarico per un esito sorprendente ed inaspettato ma il regolamento giustamente va rispettato. Un brutto colpo che però non toglie valore a quello che i nostri atleti hanno dimostrato sul campo con un’edizione del Nazioni davvero memorabile. E’ altresì doveroso rimarcare, a testimonianza della assoluta buonafede di tutto il team italiano, che anche Tony Cairoli è stato sorteggiato per le verifiche tecniche e che ha passato senza problemi ogni tipo di verifica.

Il Presidente FMI Giovanni Copioli a questo proposito ha dichiarato: “Ho vissuto il Nazioni sul campo insieme a questi nostri straordinari atleti che hanno dimostrato il loro valore sul campo. Insieme a tutti gli uomini della spedizione abbiamo dimostrato un esemplare spirito di squadra che è stato sotto gli occhi di tutti.  Con lo stesso spirito di unità, accettiamo questa sentenza consapevoli che si è trattato di una penalizzazione dovuta ad un particolare tecnico. Siamo dispiaciuti certo, ma voglio ribadire il sostegno della Federazione Italiana a Michele Cervellin che ci ha regalato sul campo emozioni così forti. Pronti a riprovarci ancora più motivati, già alla prossima edizione del Motocross delle Nazioni in Olanda”.

 

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Aggiungiamo una nota: nel corso del 2018 tutti i controlli effettuati alle moto del team, sono risultati conformi alle regole. Il Team SM Action Yamaha non ha portato al MXoN il carburante che usa durante la stagione, ma lo ha acquistato in loco. Su 27 componenti chimici, solo uno non è risultato conforme ed è scattata la squalifica.
Sulla pagina facebook del team, sono postate le scuse verso i tifosi e noi desideriamo rispondere così: grazie ragazzi per l’impegno che ci avete messo e per il risultato che avete conseguito in pista. E’ vero che le regole vanno rispettate e non contestiamo la squalifica, ma c’è bisogno di chiarezza. Un solo componente non ha di certo fornito alla moto di Michele 10 cavalli in più!
Nel momento in cui le regole saranno equiparate e saranno valide per tutti, americani compresi, allora il “fattaccio” e l’imposizione delle regole sarà più facile da digerire.
Sarebbe ora di dire basta anche al Team USA che porta gli impianti di scarico “aperti” che non passerebbero mai una fonometrica al Mondiale MX (loro vengono con le loro regole), le benzine speciali che gli altri non posso usare e mettere tutti sullo stesso piano. Anche perché non si capisce se, un pilota ad esempio australiano, inserito nel Team Australia) che milita nei campionati AMA, deve avere la moto conforme alla MXGP o al AMA visto che il team è americano, ma la Nazione no…
Questo è lavoro della/e Federazione/i ed auspichiamo un lavoro celere di tutti per mettere fine a questa situazione poco chiara.
Poi se gli americani continuassero ad usare la loro arma di ricatto “o così o non vendiamo”, viste le magre figuracce degli utili anni…

Grazie a tutti colori che in pista hanno lavorato per terminare al terzo posto!
Una motivo in più per trovare la carica giusta per il prossimo MXoN ad Assen!

 

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